rotate-mobile
Martedì, 23 Aprile 2024
Lavoro

Coronavirus, Ambasciatori del gusto: "Con settore ristorazione in crisi intera Italia"


Roma, 5 mar. (Labitalia) - "L’Italia conta 330.000 attività ristorative che generano più di 1 miliardo di entrate di tasse statali. Mettendo in ginocchio, com’è stato fatto, turismo, arte ed enogastronomia, mettiamo in ginocchio l’intera Italia. A Milano c’è un calo del lavoro generalizzato di circa 80-90%, non solo nella ristorazione ma in tutto il comparto dell’accoglienza e dell’ospitalità. Si può già parlare di una crisi che non passerà in fretta e da cui faremo fatica ad uscire, complice l’immagine che abbiamo dato nel mondo. All’estero siamo percepiti come un popolo di appestati, da cui bisogna stare alla larga". A lanciare l'allarme è Cesare Battisti, segretario generale dell’Associazione italiana Ambasciatori del Gusto e ristoratore meneghino, che si fa portavoce di uno dei settori più colpiti dalla paura del contagio con il coronavirus, quello della ristorazione e dell’accoglienza.


"Come Associazione abbiamo dato voce alle necessità del comparto: servono misure immediate ed eccezionali - avverte - che possono andare da una defiscalizzazione degli oneri statali a un accesso immediato a un credito, senza interessi, per poter far fronte alle esigenze del momento e non portare al collasso tutto il comparto. La situazione che stiamo vivendo non è da sottovalutare".


"La ristorazione, in Veneto e Lombardia, ma dalle ultime notizie anche in altre Regioni, rischia seriamente un default. Noi Ambasciatori del Gusto siamo stati i primi a portare l’attenzione su questo problema, con richieste specifiche e concrete che sono già nelle mani dei ministri competenti, dei presidenti di Regione, oltre che del presidente del Consiglio. Al nostro appello hanno poi aderito altre due autorevoli associazioni, Jre e Chic, e ciò dimostra che fare rete e agire insieme si può e si deve specialmente quando si tratta di temi trasversali a favore del comparto e del Paese", sottolinea.


"Per questo ci appelliamo ancora una volta - prosegue il segretario generale dell’Associazione italiana Ambasciatori del Gusto - al sindaco di Milano e al governatore della Regione Lombardia di farsi rappresentanti della reale emergenza e concretizzare soluzioni che consentano un futuro di ripresa in tempi brevi. Siamo fiduciosi ma non aspettiamo la politica, ci rimbocchiamo le maniche e lottiamo. In queste ore, stiamo organizzando diversi incontri con altre associazioni e altre realtà aggregative per creare una comunicazione autonoma e veicolare con più forza messaggi propositivi".


"Fino ad oggi - ribadisce - siamo stati trascurati dal governo e dal legislatore. Non possiamo essere considerati e citati come settore trainante e fiore all’occhiello del Paese solo quando le cose vanno bene. Ci aspettiamo che nelle prossime misure ci siano strumenti per sostenere questo settore e questo deve avvenire nel giro di pochissimi giorni".


"Nello specifico - ricorda Battisti - chiediamo l’estensione del Fondo di integrazioni salariali al nostro settore, un accesso al credito diretto, urgente e a tasso zero, la sospensione dell’obbligo su adempimenti fiscali come ad esempio gli F24 per almeno 6 mesi, da spalmare sulle prossime annualità. Non lasceremo intentata nessuna strada, busseremo a tutte le porte e i portoni e ci impegneremo al massimo: c’è un bene troppo grande in gioco, che va anche oltre le nostre imprese, si tratta della nostra storia, della nostra identità, del nostro orgoglio".


Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Coronavirus, Ambasciatori del gusto: "Con settore ristorazione in crisi intera Italia"

Today è in caricamento