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Giovedì, 18 Aprile 2024
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Coronavirus: Competere.Eu, riformare Oms o rivedere finanziamenti

Lettera a governo e parlamentari


Roma, 16 apr. (Adnkronos/Labitalia) - "Chiediamo al governo italiano e ai governi dei paesi della Ue di rivedere ed eventualmente rimodulare i fondi all’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), di intervenire per ristrutturarne l’organizzazione riformulando la missione e gli obiettivi originali che oggi sono disattesi, e snellendo l’apparato burocratico, di rendere i processi decisionali trasparenti e i dipendenti responsabili delle loro decisioni e azioni, di favorire scelte che promuovono il metodo scientifico e la libera scelta dei cittadini”. Inizia così la lettera inviata oggi da Competere.Eu al presidente del Consiglio Giuseppe Conte, ai membri del governo e ai parlamentari italiani nell’ambito del programma di attività messo in campo dal think tank per affrontare le sfide legate al coronavirus.


“L’Organizzazione mondiale della sanità - spiega il presidente di Competere.Eu, Pietro Paganini - sta tradendo la sua missione e la fiducia dei cittadini. Invece di contrastare le emergenze sanitarie e accrescere i livelli base di tutela della salute, si è evoluta in una corporazione ideologica che pretende di guidare le sorti di noi cittadini attraverso processi decisionali non trasparenti che rispondono a compromessi spesso torbidi”.


L’Oms “dichiara un budget annuale superiore ai 4,4 miliardi di dollari ai quali vanno aggiunti fondi flessibili per ulteriori 1,5 miliardi di dollari. L’Italia è 7° per contributi versati, dietro a Usa, Cina, Giappone, Germania, Regno Unito, e Francia. Ma come vengono spesi i nostri soldi? Molto male. Il 53% dei contributi cosiddetti ‘obbligatori’ è dedicato al personale e alle spese ad esso connesse che comprendono soprattutto voli aerei e pernottamenti in giro per il mondo, a seconda ovviamente delle missioni”.


Per i contributi volontari, che coinvolgono l’Italia, “la percentuale di budget destinata allo staff e all’amministrazione sale addirittura al 71%. Alle attività pratiche, quelle che risolvono problemi, restano le briciole (solo 29%). Come confermato da membri della stessa amministrazione dell’Oms, questi budget si traducono spesso, in viaggi costosi e conferenze che si organizzano presso lussuosi resort esotici”. "Già in passato - ricorda Paganini - abbiamo denunciato il comportamento dell’Oms. Abbiamo segnalato la scarsa trasparenza dei processi decisionali e l’approccio unicamente ideologico il cui obiettivo non è quello di garantire a noi cittadini il metodo e gli strumenti per compiere scelte libere e consapevoli, ma di imporre uno stile di vita”.


“L’Italia e gli altri paesi della Ue - dichiara il segretario generale Roberto Race - devono chiedere all’Oms maggiore trasparenza nei processi decisionali e maggiore responsabilità per le conseguenze che tali decisioni possono avere su noi cittadini”. Oggi “i processi decisionali e gestionali dell’Oms non sono soggetti a controllo diretto da parte dei governi e cittadini contribuenti. Molte iniziative sono frutto di compromessi politici che poco hanno a che vedere con la reale missione dell’organizzazione. La gestione dell’emergenza Covid-19 ha fatto emergere comportamenti, atteggiamenti e pratiche torbide da parte dell’Oms e del suo esecutivo. Durante le fasi iniziali di incertezza l’Oms ha fallito la fase di prevenzione e contenimento”.


“Non ha fornito - sottolinea Race - alcun indirizzo chiaro e preciso ai Paesi che, visti anche i contatti con le fonti dei focolai e l’Italia è uno di questi, potevano essere più a rischio. In seguito, ha tardato a dichiarare la situazione di emergenza anche quando l’avanzare della malattia era sotto gli occhi di tutti e la sua pericolosità nota. I risultati, soprattutto socio-economici, sono evidenti e ci stiamo preparando ad una delle maggiori crisi economiche degli ultimi 100 anni. La gestione dei fondi ricevuti dall’Oms è poco trasparente e lascia molti dubbi. Ad esempio, per ogni unità di personale impiegata vengono spesi 28mila e 500 euro all’anno per coprire le spese di viaggio. E’ più o meno il pil pro capite di Paesi come Spagna e Italia”.


“Molte campagne promosse dall’Oms - avverte il direttore generale Giacomo Bandini- non portano alcun beneficio alla salute dei cittadini ma danneggiano l’economia e contraddicono i Sustainable development goal (Sdgs) dell’Onu. Competere.Eu ha richiamato l’attenzione del governo italiano e della Commissione europea sull’accanimento ideologico dell’Oms contro lo zucchero segnalando che le politiche liberticide promosse non solo non risolvono il problema dell’obesità ma lo peggiorano; sulla lunga tradizione di posizioni e politiche ostili alla tutela della proprietà intellettuale che hanno danneggiato interi settori industriali come quello del farmaco, che in Italia sono tra i maggiori contributori al pil, e milioni di cittadini che senza queste scelte scellerate avrebbero ricevuto più rapidamente farmaci, vaccini e terapie efficaci e innovative”.


L’Oms “non ammette il dissenso o le critiche. Abbiamo assistito negli anni a comportamenti deplorevoli da parte dello staff dell’organizzazione e anche de vertici. Il caso più eclatante riguarda le ultime edizioni della Fctc (Framework convention on tobacco control). Giornalisti, rappresentanti delle associazioni e del terzo settore, e rappresentanti delle aziende sono stati cacciati violentemente, con l’abuso della forza pubblica, dai luoghi del dibattito che dovrebbero essere invece sempre aperti al confronto tra le parti coinvolte e interessate”.


“Perché - continua Bandini - i cittadini italiani che oggi sono chiamati a un ulteriore sacrificio devono continuare a finanziare un’organizzazione che ha tradito la sua missione, non accetta la responsabilizzazione delle sue decisioni, mentre si avvale di burocrati che utilizzano i nostri fondi, ma sono privi di accountability?”.





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