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Martedì, 23 Aprile 2024
Lavoro

Coronavirus: e-work, spinge competenze digitali per protezione dati

Ferrario, una grande opportunità anche per le donne


Roma, 24 apr. (Labitalia) - “Il Covid-19 ha sviluppato l’esigenza, peraltro già esistente, di competenze digitali. Per questo la vera sfida di oggi e di domani sarà adeguarsi al nuovo scenario con un orizzonte che cambia e accelera sostanzialmente il processo di conversione delle competenze nel digitale”. Lo dice all’Adnkronos/Labitalia Paolo Ferrario, presidente di e-work, la prima hr company in Italia che ha peraltro strutturato una divisione dedicata per individuare profili di esperti di cybersecurity e blockchain per le principali multinazionali operanti sia in Italia che all’estero.


“Molte aziende - spiega - si sono trovate improvvisamente con dipendenti in smartworking e con la necessità di proteggere i dati che inevitabilmente ‘uscivano’ dal perimetro aziendale, anche se ‘on line’. Così coding, big data, cybersecurity e Ict sono tra i principali ambiti e competenze che la riorganizzazione delle competenze innescata dal Covid-19 potrebbe non solo accelerare a livello di diffusione, ma ampliare in termini di opportunità”.


“In e-work - sottolinea Ferrario - si è registrato un aumento del 10% delle ricerche di queste figure professionali, in un momento nel quale la quasi totalità dei settori rileva una diminuzione della domanda di lavoro. In particolare, le figure maggiormente ricercate sono: tecnici informatici, programmatori junior, cyber security specialist, tecnici per la sicurezza delle informazioni, esperti per la sicurezza delle informazioni, it architect, frontend developer, sistemisti windows”.


“Si tratta di settori - osserva Paolo Ferrario - ancora tipicamente maschili. Una situazione che nasce da un retaggio culturale e anche dalla mancanza di conoscenza dell’esistenza di alcune professionalità che interessa sia i ragazzi che le ragazze, ben 2 su 3”.


“I dati di e-work - sottolinea - confermano che questi ambiti sono ancora fortemente presidiati dagli uomini (con un solo 28% di presenza femminile), ma proprio l'emergenza Covid-19 sta ridisegnando un contesto che potrebbe creare un'opportunità per un maggior ingresso delle donne nelle ‘professioni digitali’”.


“Per questo - ricorda - proprio in un’ottica di abbattimento delle barriere d’accesso al mondo del lavoro, e-work attraverso la sua Fondazione Pino Cova ha organizzato l’evento ‘Code with Me!’ che si terrà il 28 aprile all’interno della rassegna #Stem in the city del Comune di Milano. Verranno offerte sessioni di orientamento online (dalle 9 alle 17) per avvicinare le giovani donne (tra i 18 e i 25 anni) a individuare prospettive di carriera nel mondo del coding e delle professioni digitali attraverso il colloquio con una psicologa esperta di professioni del futuro. Perché comprendano che non si tratta solo di numeri, ma della possibilità di ricoprire funzioni come big data e data scientist”.


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