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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Coronavirus: Salesforce, consumatori si sentono più a proprio agio nell'acquisto on line


Roma, 27 nov. (Labitalia) - La pandemia ha costretto molte aziende ad adattare i propri modelli di business per far fronte alla particolare situazione e a operare a livelli di intensità mai visti prima, se non durante periodi di promozione specifici come il black friday. L'impronta digitale sta crescendo ancora di più a causa delle sfide che il Covid-19 ha imposto ai consumatori. Prima della pandemia, il commercio online rappresentava solo il 15% degli acquisti totali, mentre le transazioni di persona l'85%. Sono cinque le principali evidenze emerse dall'analisi dei dati raccolte nello Shopping Index di Salesforce, lo strumento che consente di analizzare e visualizzare l'andamento delle transazioni online di più di un miliardo di consumatori nel mondo. Ora siamo di fronte a un trend completamente nuovo: i consumatori si sentono più a proprio agio non solo nella navigazione, ma anche nell'acquisto online, e marchi e rivenditori hanno dovuto adattare le loro strategie di trasformazione digitale pluriennali in poche settimane.


Secondo i dati raccolti, le vendite sui canali digitali raggiungeranno massimi storici e porteranno le aziende ad avere una capacità di spedizione limitata, anche considerato che i rivenditori stessi sono attualmente alle prese con gli effetti scatenati dall’emergenza sanitaria vissuta in questi mesi. Ecco, quindi, alcuni dei principali trend. Nuovo record: durante le prossime festività natalizie gli acquisti online raddoppieranno fino a raggiungere il 30% delle vendite al dettaglio globali.


- Acquisti anticipati: con soli 50 giorni tra il prime day di Amazon e la cyber week, i consumatori hanno potuto iniziare a fare gli acquisti per Natale già da metà ottobre. Pertanto, si prevede che l'Amazon prime day di ottobre abbia sottratto fino al 10% delle entrate digitali della cyber week. - Attenzione alla logistica. I pacchi spediti dai corrieri tradizionali supereranno la capacità di consegna del 5% tra la settimana prima della cyber week e il giorno di Santo Stefano. Si tratta potenzialmente di 700 milioni di regali che rischiano di non arrivare a destinazione in tempo per le festività. Con extracosti per i brand che potrebbero toccare i 60 miliardi di dollari.


- I negozi rimangono importanti. Si stima che ci sarà un boom del click and collect, ossia l processo per il quale si fa l’ordine online e si ritira la merce in negozio. I siti che offrono questo servizio vedranno un aumento del 90% delle vendite digitali rispetto alle festività natalizie precedenti. Con l'opportunità di fare ulteriori vendite in presenza.


- Il mix multimediale continuerà a spostarsi drasticamente verso la personalizzazione e la localizzazione: Salesforce prevede che il 10% degli ordini da dispositivi mobili avverrà attraverso i canali social (con giorni di punta che raggiungeranno tra il 12% e il 15% degli ordini da dispositivi mobili).


"Il commercio digitale - ha affermato Gianluca De Cristofaro, regional vice president Salesforce commerce cloud - non compenserà completamente il previsto rallentamento degli acquisti in negozio, ma sarà fondamentale per aiutare i rivenditori a colmare il calo durante le prossime festività natalizie". "Le aziende - ha aggiunto - che avranno successo durante le prossime festività useranno tutto ciò a loro disposizione per rendere lo shopping facile e sicuro, inclusi la possibilità di offrire acquisti digitali, creatività nell'evadere gli ordini e un servizio clienti reattivo ed efficiente".


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