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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Covid: Trovaprezzi.it, aumentano vendite on line di vino e alcolici


Roma, 28 apr. (Labitalia) - La situazione di isolamento prolungato ha influenzato inevitabilmente anche le abitudini alimentari e di vita delle persone. Complici la chiusura di negozi specializzati e la completa mancanza di degustazioni in cantine ed enoteche, nel corso del 2020 è cresciuto l’interesse nei confronti dell’acquisto di alcolici online. Secondo un recente studio di Trovaprezzi.it, il comparatore di prezzi online leader in Italia, il 2020 si è chiuso con +33% nella categoria alcolici (con circa 1milione e 200mila ricerche) e con +20% nella categoria dedicata ai vini (con oltre 2milioni e 900mila ricerche) rispetto all’anno precedente. Dall’inizio della pandemia, i picchi di crescita sono stati evidenti nei mesi di aprile 2020 per i superalcolici (+111% rispetto ad aprile 2019) e di giugno 2020 per la categoria vini (+70% rispetto al giugno 2019). E' evidente che le abitudini degli italiani sono radicalmente cambiate e il mondo delle consegne a domicilio si è evoluto anche nel settore del beverage: tantissime realtà si sono infatti attrezzate per garantire le consegne in giornata e, in alcune città, anche nel giro di poche ore (Fonte Winelivery). Ad acquistare online sono principalmente gli uomini: per la categoria Alcolici la quota azzurra registrata negli ultimi 13 mesi è stata del 64% (con un picco di ricerche del 70,7% raggiunto nel trimestre settembre-novembre 2020). Anche per le ricerche di vini la situazione non cambia e la percentuale di gradimento dei maschi è stata del 65,5% (con punte massime del 72,7% sempre registrate nel trimestre settembre-novembre 2020).


Da un’analisi dettagliata delle ricerche effettuate su Trovaprezzi.it a partire dall’inizio della pandemia emerge che l’interesse online per vini e alcolici è diffuso in tutte le fasce d’età (naturalmente a partire dai maggiorenni). Oltre agli italiani tra i 25 e i 44 anni (che raggiungono complessivamente circa il 50% delle ricerche in entrambe le categorie) sono stati molto attivi anche gli utenti tra i 45 e i 54 anni (16% sia per i vini che per i superalcolici) e la fascia 18-24 (14,4% è la quota di ricerche in alcolici mentre 12,7% per i vini). Queste categorie, però, destano interesse anche tra i più maturi: gli utenti con età compresa tra i 55 e i 64 anni si stanziano intorno al 10% delle ricerche in alcolici e all’11,4% nella categoria vini (con picchi nel trimestre settembre-novembre 2020 del 12,2% in alcolici e del 15,2% in vini). Tra le regioni più attive nella ricerca online di vini e alcolici negli ultimi 13 mesi, oltre a Lombardia e Lazio (che contano complessivamente quasi il 50% delle ricerche), troviamo altre zone con un’antica tradizione enologa degna di nota.


Non sono mancate le fake news legate all’uso degli alcolici per 'resistere' all’attacco del coronavirus: una delle più curiose ha raccontato che il consumo di birra, distillati e vino possa creare un’immunità al Covid-19. Il ministero della Salute è corso ai ripari dichiarando che il consumo di alcolici è dannoso, non solo perché non protegge in alcun modo dal virus, ma anche perché l’abuso di alcol potrebbe inibire l’azione del sistema immunitario aumentando così il rischio di infezione.


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