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Martedì, 23 Aprile 2024
Lavoro

E.Romagna: Federmanager Bologna-Ferrara- Ravenna, rinnovati organi sociali

Per il triennio 2020/2023


Bologna, 18 set. (Labitalia) - Dopo le elezioni avvenute per via informatica la scorsa primavera in pieno lockdown e la ratifica dell’assemblea ordinaria, riunita a Bologna presso la Biblioteca San Domenico il 10 settembre scorso, Federmanager Bologna – Ferrara – Ravenna ha rinnovato gli organi sociali per il triennio 2020/2023: consiglio direttivo, collegio dei probiviri e collegio dei revisori dei conti.


Nel corso della prima convocazione il nuovo consiglio direttivo il 17 settembre ha confermato alla presidenza Andrea Molza. I vicepresidenti nominati: Eliana Grossi (vicario), Giorgio Merlante (con delega per il territorio di Ferrara), Alberto Montanari e Antonio Zangaglia (con delega per il territorio di Ravenna). Il tesoriere è Anna Mattioli mentre Sergio Menarini viene confermato quale segretario.


Federmanager Bologna – Ferrara – Ravenna è la sede territoriale di Federmanager, organizzazione costituita nel 1945 che rappresenta e tutela in Italia 180.000 dirigenti in servizio e in pensione delle imprese produttrici di beni e di servizi. Gli associati sono dirigenti di piccole, medie e grandi imprese, operano in tutti i settori dell’industria privata e a partecipazione statale, compresi gli enti pubblici economici, nonché nelle attività ausiliarie e complementari dell’industria.


Assemblea e consiglio direttivo sono stati l’occasione, per il presidente Andrea Molza, per ricordare i passaggi salienti del 2019, a partire dall’unione con Ferrara, che arriva a tre anni di distanza da quella con Ravenna: il 31 dicembre 2019 Federmanager Ferrara si è sciolta e dal 1 gennaio 2020 i suoi associati sono confluiti nella 'nuova' Federmanager Bologna – Ferrara - Ravenna. All’associazione dei dirigenti delle tre province aderiscono oltre 3.200 iscritti, che dal 1° gennaio possono rivolgersi alle tre strutture operative (Ferrara, Bologna e Ravenna) senza alcuna distinzione.


Secondo Molza: "La nuova compagine diventa per numeri e strutture un hub di riferimento per i manager di Bologna, Ferrara e Ravenna e con i suoi 3.228 associati – il dato è aggiornato al 31 agosto - va a costituire una massa critica tale da costituire un rappresentativo interlocutore politico-istituzionale nell’ambito del sistema industriale territoriale". In continua crescita il trend delle iscrizioni: i numeri del 2019 fanno registrare + 137 nuovi associati nell’anno, il più alto degli ultimi vent’anni. Nei primi 8 mesi del 2020 il saldo positivo è di ben 189 nuove adesioni, alle quali vanno sommati i nuovi entrati grazie a Ferrara (238).


"I cambiamenti geopolitici, economici e ambientali nonché i mercati aperti e collegati -ha dichiarato Molza- hanno creato effetti domino poco prevedibili. La chiave di lettura di questi fenomeni deve avere un occhio sull’oggi e uno sul lungo periodo, mentre la chiave per superare l’incertezza è per ognuno di noi un mix di rapido adattamento: resilienza e un robusto riferimento a valori etici e solidali".


"Solo insieme al gruppo -ha proseguito- l’individuo ritrova la sua armonia e il suo ruolo. Federmanager deve consapevolmente operare nel valorizzare il valore di Gruppo". "Una scelta che stiamo perseguendo da tempo e anche l’unione con Ravenna prima e Ferrara poi ne è una dimostrazione: l’obiettivo è quello di avere una rappresentanza forte che consenta a Federmanager Bologna – Ferrara – Ravenna di contribuire a creare un progetto territoriale di medio-lungo periodo", ha continuato.


Agli eletti e a tutti gli iscritti è giunto il messaggio del presidente di Federmanager nazionale Stefano Cuzzilla: "A Federmanager Bologna – Ferrara - Ravenna il compito di porsi come attore decisivo in un processo di aggregazione delle forze migliori della regione: istituzioni, università, aziende e business community per un progetto di rilancio economico e produttivo del territorio, che dia priorità ai temi del turismo, settore strategico per l’economia regionale, che è stato uno dei più colpiti dagli effetti dell’epidemia da coronavirus, insieme alle manifatture e al settore della cultura e dei saperi", ha spiegato. "Il mondo del lavoro, ancor più in Emilia-Romagna -ha sottolineato Cuzzilla- ha bisogno di nuovi modelli organizzativi, di nuove figure professionali ad alta specializzazione che interagiscano costantemente con tecnologie e innovazione per lo sviluppo economico e sociale locale".


Il Consiglio Direttivo è formato da 21 membri: Donatella Bezzi, Franco Boccia, Andrea Boe, Sergio Consolini, Alessandro Costa, Leonardo Dall’Osso, Ennio Dottori, Franco Frascari, Giovanni Giacò, Eliana Grossi, Paolo Guidelli Guidi, Massimo Kolletzek, Anna Mattioli, Marco Mazzoni, Giorgio Merlante, Andrea Molza, Alberto Montanari, Giovanni Rossato, Annarita Succi, Claudio Tavoni, Antonio Zangaglia. Il Collegio dei Probiviri è composto dal presidente: Massimo Melega; membri effettivi: Guglielmo Anastasi e Fabrizio Lorenzetti; membri supplenti: Sergio Spirandelli e Umberto Tarozzi. Il collegio dei Revisori dei Conti: presidente, Carla Ortolani; membri effettivi: Marzo Aquilano e Massimiliano Tolone; membri supplenti: Lucio Furlani e Danilo Ghetti.


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