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Martedì, 23 Aprile 2024
Lavoro

Fase 2: Conflavoro Pmi, semplificazioni liquidità turismo, le proposte per ripartire


Roma, 28 mag. (Labitalia) - Conflavoro Pmi, con il presidente Roberto Capobianco, ha partecipato oggi all’audizione sul decreto Rilancio in commissione Bilancio alla Camera. Numerose le proposte avanzate dall’associazione. Tra queste spicca un decreto Affitti che bloccherebbe peraltro i contenziosi tra locatario e affittuario prevedendo il 100% di credito d’imposta (anche cedibile a terzi) sia per chi può pagare, sia per il proprietario che invece non riscuote. Spazio anche ai contributi a fondo perduto per imprese e professionisti pari al 100% del fatturato perso e riduzione di iter, oneri e costi burocratici per far ripartire i consumi. "Prima lo Stato - spiega Roberto Capobianco - investe sulla ripartenza delle imprese e prima ripartono consumi e fatturato e rientra allo Stato quanto concesso in un circolo virtuoso".


Conflavoro Pmi ha poi proposto nuovamente l’ammortizzatore sociale unico senza accordi sindacali 'usciti dalla porta e rientrati dalla finestra', con copertura causale Covid-19 sino a fine 2020. E permessi lavorativi per andare incontro alle esigenze di aziende e collaboratori in cassa integrazione. Critiche anche alle pretese di Fsba verso gli artigiani. E ancora, tra le proposte Conflavoro: sul turismo bonus raddoppiati rispetto agli attuali con liquidità ai beneficiari e dunque senza aggravi per le imprese, nonché promozione in co-branding coi territori. E poi made in Italy: per Conflavoro Pmi la digitalizzazione è fondamentale anche nel rilancio dell’immagine italiana. La stessa associazione, che firmerà il Patto per l’export con la Farnesina, sta già organizzando fiere virtuali internazionali per permettere anche alle piccole aziende di esplorare nuovi mercati e stringere rapporti con partner commerciali inediti.


“Tutto questo - sottolinea Roberto Capobianco - è quanto abbiamo presentato nelle nostre proposte per la ripartenza deve per forza di cose essere correlato a una massiccia deburocratizzazione. Era complicato prima, figuriamoci adesso. A oggi si continua invece a lavorare con mezzi ordinari nonostante la situazione straordinaria, basti vedere la gestione dei dpi". "Serve - sostiene - semplificare la vita di imprese e famiglie con velocità di risposta prima di tutto, non possiamo attendere decreti attuativi e circolari Inps per mesi. Doveva essere la finanziaria del secolo per l’Italia e invece il Paese è fermo. Ciascuno faccia la propria parte: prevalga il dialogo e la collaborazione tra istituzioni e parti sociali di ogni estrazione, senza personalismi e interessi privati di sorta, sia dentro il Paese sia con l’Europa. Facciamo l’Italia, ora o mai più".


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