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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Food: si chiude Forme, edizione digital all’insegna della creatività


Roma, 3 dic. (Adnkronos/Labitalia) - Si è conclusa l’edizione 2020 di Forme, la manifestazione che da cinque anni si dedica alla valorizzazione e alla promozione dell’intero comparto lattiero-caseario. Un’edizione che ha dovuto adeguarsi alle normative anti-Covid, rinunciando ai consueti appuntamenti dal vivo per trasformarsi in una manifestazione interamente digitale, arricchita da esperienze innovative come Creative Cheese Expo, la prima esposizione virtuale di formaggi delle Città creative Unesco per la gastronomia oltre alle grandi Dop lombarde, i Virtual Cheese Labs curati dai maestri assaggiatori Onaf e i Cheese Forum che hanno coinvolto professionisti ed esperti del settore su grandi temi strategici, come il turismo legato ai luoghi del formaggio, i Patrimoni Unesco e l’alimentazione.


Grande interesse per il summit di apertura, organizzato dal Comune di Bergamo, 'Food. Restart from creativity', che ha coinvolto le Città creative Unesco italiane e quelle del circuito internazionale ed è stata l’occasione non solo per promuovere le eccellenze del nostro territorio, ma anche per studiare scenari comuni per l’evoluzione del settore agroalimentare, sottolineando l’importanza di fare rete partendo appunto dalla creatività.


“L’edizione 2020 non si è svolta certo come avevamo immaginato - commenta il sindaco di Bergamo, Giorgio Gori - ma è stata comunque una grande sfida, che ci permette comunque di consolidare le fondamenta di un progetto molto significativo per la città di Bergamo e il suo territorio. Scommettiamo ancora, infatti, su un’alleanza tra capoluogo e territorio provinciale, in particolare delle Valli, che ci ha consentito nel 2019 di raggiungere il grande risultato della nomina a Città creativa Unesco. Partendo da quella scommessa vinta, lavoriamo per la costruzione di un’alleanza, sia nazionale che internazionale, per rilanciare l’identità della nostra città: Bergamo ha acquisito una notorietà mondiale, suo malgrado, durante la prima ondata della pandemia, una notorietà che vogliamo rafforzare diventando città simbolo della rinascita post Covid19, affermandoci come realtà attrattiva in Italia e nel mondo. Forme, l’arte casearia del nostro territorio e la gastronomia possono essere pezzi importanti del nostro progetto di rilancio".


Al summit hanno partecipato per l’Europa le tre Città creative Unesco italiane per la gastronomia, Bergamo, Parma e Alba, le spagnole Burgos e Dénia, la svedese Östersund e la norvegese Bergen. Ma il summit ha anche unito i continenti, con Tucson dagli Usa e Belo Horizonte, capitale dello stato brasiliano del Minas Gerais. Oltre ai rappresentanti delle Ucc per la gastronomia, sono intervenuti il presidente della Cniu-Commissione nazionale italiana Unesco, Franco Bernabè, l’assessore regionale Fabio Rolfi, il presidente del progetto Forme, Francesco Maroni, lo chef Enrico Cerea e l’architetto Paolo Albano che, per l’occasione, ha disegnato il 'Pacchero 6 valli', un omaggio alla Città creativa di Bergamo e alle valli orobiche del formaggio. I fratelli Cerea, già ambassador della prima edizione di Forme nel 2015, hanno proposto una rivisitazione del loro celebre 'Pacchero al pomodoro' del tristellato ristorante Da Vittorio, ma questa volta la ricetta è tutta centrata sulle specialità casearie di Bergamo, Parma e Alba.


L’edizione di quest’anno, tutta in digitale, ha permesso di raggiungere oltre 1.500.000 persone attraverso i social media, con più di 30.000 interazioni. Molto apprezzati i Cheese Forum coordinati dagli esperti Michele Corti, sui temi della transumanza, del progetto AlpfoodWay e sulle mura veneziane, e Roberta Garibaldi, sui temi del turismo legato ai luoghi del formaggio, a cui si è aggiunta la lectio magistralis di Giuseppe Remuzzi, direttore dell’Istituto Mario Negri, che ha presentato l’Italian Institute for Planetary Health che indaga le complesse relazioni tra agricoltura, ambiente, alimentazione e salute.


Di grande interesse anche i Cheese Labs, con 22 specialità casearie provenienti dalle città di Bergamo, Parma e Alba. Una preziosa videoteca che illustra le caratteristiche, le tecniche di produzione e accompagna alla degustazione attraverso un’analisi sensoriale da parte di maestri assaggiatori Onaf. I Virtual Cheese Labs saranno presto disponibili sul sito www.progettoforme.eu anche con sottotitolazione in lingua inglese, ed è già in programma di arricchirli con ulteriori contenuti dedicati agli altri grandi formaggi italiani.


L’edizione 2020 si caratterizza anche per l’attenzione alla solidarietà con il lancio dell’iniziativa 'Il formaggio alimenta la ricerca', in collaborazione con Armr (Aiuti per la ricerca sulle malattie rare Onlus), a favore dell’Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri. I formaggi delle Città creative Unesco per la gastronomia sono stati oggetto di una raccolta fondi con ricavato devoluto all’Istituto. Un grande successo, già quasi completamente sold out, con mezza tonnellata di formaggi distribuiti.


Concludono Francesco Maroni e Alberto Gottardi, rispettivamente presidente e vicepresidente di Progetto Forme: “L’edizione 2020 è stata una sfida, ma anche un successo. Abbiamo voluto, anche in un anno molto particolare come il 2020, non rinunciare a lavorare per la valorizzazione dello straordinario patrimonio che rappresenta per l’Italia il lattiero-caseario. L’opportunità che ci ha offerto la crisi è stata costringerci a raccontare in modo nuovo le nostre iniziative e il mondo del formaggio. Quello che abbiamo fatto è solo un primo passo, ma proseguendo in questa direzione possiamo arrivare al mondo. Decisamente fecondi i temi esplorati dai webinar, così come Creative Cheese Expo e i Virtual Cheese Labs sono i primi capitoli di un approccio divulgativo ancora più accessibile e sempre disponibile".


"Quest’anno, oltretutto, siamo particolarmente orgogliosi - aggiungono -di aver potuto ospitare in apertura della manifestazione il summit 'Food. Restart from Creativity' delle Città creative Unesco, organizzato a cura del Comune di Bergamo. Si tratta di un’ulteriore straordinaria opportunità non solo per Bergamo e le Cheese Valleys Orobiche, ma per tutta l’enogastronomia italiana, anche alla luce del progetto di lanciare il distretto della gastronomia italiana. Forme, infatti, ha nei suoi obiettivi da sempre quello di fare rete e di proporsi come generatore di cultura e di opportunità. In un mondo interconnesso, il ricchissimo mondo caseario italiano ha nella condivisione una grande possibilità di sviluppo. Siamo molto positivi per il futuro e siamo già al lavoro sia per la prossima edizione di Forme, che sarà ancora più ricca, sia per B2Cheese 2021, per cui abbiamo in serbo più di una sorpresa”.


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