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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Imprese: Bricoman cambia insegna, ecco piano di sviluppo territoriale e occupazionale


Roma, 25 feb. (Labitalia) - "Da tempo sognavamo un nome che potesse rafforzare la nostra identità sul mercato e aiutarci a essere ancora più vicini ai nostri clienti, offrendo loro marche professionali, prodotti immediatamente disponibili e in grandi quantità, prezzi trasparenti e meno cari del mercato, velocità di acquisto e orari da specialisti". Esordisce così Maria Tamborra, amministratrice delegata di Bricoman Italia, nel corso della conferenza stampa di presentazione della nuova insegna e del piano di sviluppo territoriale in Italia. A partire dal prossimo 16 marzo, infatti con l’apertura del punto vendita di Assemini (Ca) gradualmente tutti i punti vendita Bricoman in Italia diventeranno Tecnomat.


Un cambio di insegna fortemente voluto, che nasce dal desiderio e dalla necessità di radicare l’azienda nel mercato del professionale, creando anche nel nome una prossimità al mondo tecnico, ai professionisti della manutenzione, ristrutturazione, costruzione. "Il nome Tecnomat racchiude il concetto di 'materiali tecnici', con una parola di facile lettura, che non permette errori di pronuncia e che ci caratterizza maggiormente come insegna Pro senza trascurare di rivolgersi ai privati cittadini», prosegue Tamborra. Il progetto di renaming sarà avviato da una località simbolicamente importante per Bricoman. Infatti, l’inaugurazione del nuovo punto vendita Tecnomat di Assemini, di fatto amplia e sostituisce lo storico negozio di Elmas, il primo a insegna Bricoman in Italia aperto nella medesima provincia 14 anni fa. Il cambio insegna proseguirà poi in tutti gli altri punti vendita prevedendo l’ultimo cambio in agosto.


Inoltre, Bricoman ha elaborato un importante piano di sviluppo territoriale che prevede: 3 nuove aperture nel 2022 a Ravenna, Rimini e Capodrise (Caserta); 12 nuovi punti vendita nei prossimi tre anni su tutto il territorio nazionale, in Piemonte, Lazio, Lombardia, Sicilia solo per citare alcuni possibili siti; il raggiungimento di 40 negozi entro il 2024; il raggiungimento di 70 negozi entro il 2030. Un’operazione che comporterà già nei prossimi 3 anni la creazione di 1.500 nuovi posti di lavoro oltre all’indotto. "Ogni punto vendita occupa circa 150 persone con un fatturato medio che si aggira intorno ai 50 milioni di euro. Il piano di sviluppo territoriale che abbiamo definito e che vede 4 nuove aperture ogni anno, creerà circa 600 posti di lavoro in più all’anno", conclude Tamborra. Un progetto ambizioso e in linea con l’obiettivo di diventare, entro il 2025, leader nei volumi di vendita dei prodotti tecnici professionali e di finitura per la manutenzione, ristrutturazione e costruzione dell’abitazione.


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