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Venerdì, 19 Aprile 2024
Lavoro

Imprese: Sviluppo Campania, da Regione nuovo fondo da 15 mln di euro


Napoli, 14 dic. (Labitalia) - “La giunta regionale della Campania ha stabilito un fondo di 15 milioni di euro, che sarà incrementato a 20 milioni di euro. Si tratta di un cash collateral per investire a garanzia di interventi da parte di investitori che vogliono sottoscrivere aumenti di capitale, obbligazioni convertibili e debiti subordinati nelle piccole e medie imprese campane. Si stima che con questo intervento si potranno attivare risorse tra i 50 e i 110 milioni di euro, anche attraverso la collaborazione con altri operatori finanziari”. E' quanto ha dichiarato il presidente di Sviluppo Campania, Mario Mustilli.


L’annuncio del presidente di Sviluppo Campania è avvenuto in occasione dell’evento online intitolato 'Private capital e Public Funding: strumenti complementari per il sostegno delle imprese e il rilancio dell’economia campana', organizzato da Confindustria Campania e Banco BP. Obiettivo del convegno è stato quello di approfondire le opportunità fornite dalle leve della finanza pubblica, dal sistema bancario e dall’attività di investimento dei fondi privati, focalizzati come strumento di sostegno allo sviluppo del sistema economico regionale.


“L’iniziativa -ha spiegato il presidente di Confindustria Campania, Luigi Traettino- nasce dall’esigenza di sottolineare il ruolo dello Stato e dei privati nell’attività di sostegno agli investimenti che hanno la finalità di rendere attrattivo il nostro territorio. In questo contesto, lo Stato ha una duplice funzione: la prima è quella di fornitore di servizi, l’altra è di facilitatore, catalizzatore, leva per attrarre capitali privati. Il pubblico deve creare le condizioni affinché soggetti imprenditoriali di rilievo decidano di scommettere sulla Campania. La creazione di veicoli istituzionali che investano nella patrimonializzazione delle imprese, attraverso Sviluppo Campania e quindi il supporto della Regione, è un’ottima notizia. La sfida che ci attende con il Pnrr, con l’arrivo di risorse importanti e una serie di riforme strutturali da realizzare, ci chiama ad un cambio di mentalità", ha continuato.


"La crescita delle aziende è una necessità e i fondi del private capital, uniti a quelli del Pnrr, devono essere la leva per un nuovo modello di sviluppo e per creare nuovi profili professionali, trattenendo qui le nostre migliori intelligenze. Infine -ha concluso il presidente di Confindustria Campania- una svolta in tal senso può essere costituita anche delle Zone economiche speciali (Zes), una possibilità unica per la crescita della Campania e dell’intero Mezzogiorno. In questo caso, però, bisogna snellire i processi amministrativi e garantire tempi certi a chi investe”.


Dopo il saluto iniziale del presidente di Confindustria Campania, Luigi Traettino, sono intervenuti con una testimonianza diretta l’ad di 'Officine Grafiche Di Mauro', Velleda Virno, e l’ad di 'Rispo Frozen', Frank Bouquet. A seguire c’è stata una tavola rotonda, moderata dalla giornalista di Class Cnbc, Janina Landau, alla quale hanno partecipato Innocenzo Cipolletta, presidente di Aifi (associazione italiana del private equity, venture capital e private debt), Alessandro Falco, dello studio 'Falco & Associati', Mario Mustilli, presidente di Sviluppo Campania, Massimo Pasquali, responsabile coordinamento aziende del Banco Bpm, e Luigi Traettino, presidente di Confindustria Campania. A concludere il convegno è stato il vicepresidente della giunta regionale della Campania, Fulvio Bonavitacola, il quale ha assicurato la disponibilità della Regione a collaborare con Confindustria Campania nel realizzare comuni iniziative di sostegno alle imprese.


Nel corso del convegno i partecipanti si sono confrontati sulle azioni da svolgere in sinergia per individuare delle reali opportunità di rafforzamento e sviluppo delle imprese campane. “La crescita delle pmi -ha affermato il presidente di Aifi, Innocenzo Cipolletta- necessita di capitale di rischio per favorire processi di aggregazione e acquisizioni, oltre che per adottare tutte quelle innovazioni tecnologiche necessarie per competere sui mercati nazionali e internazionali. Il private capital con le sue espressioni è lo strumento idoneo per accompagnare le pmi in questo processo di crescita. L’Italia e in particolare il Mezzogiorno del nostro Paese hanno un urgente problema di crescita dimensionale che può trovare proprio nel private capital lo strumento più idoneo”.


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