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Giovedì, 28 Marzo 2024
Lavoro

Industria: Pirani (Uiltec), 'favorevoli a transizione giusta e sostenibile'


Roma, 10 dic. (Labitalia) - “Come sindacato siamo favorevoli ad una transizione giusta e sostenibile, che superi l’uso del carbone e le fonti fossili, approdando all’utilizzo delle fonti rinnovabili. Guardiamo con interesse anche allo sviluppo di tecnologie di produzione e trasporto dell'idrogeno come vettore energetico che incorpora, conserva e consente di trasportare energia prodotta dalle fonti rinnovabili. Ma occorre sapere che è un’opportunità tra diverse opportunità. Dobbiamo fare in modo che venga garantita quella produzione energetica che determini una catena del valore per le filiere industriali. Da questa prospettiva il Paese intero ed il Mezzogiorno in particolare potrebbero trarne grandi benefici per il loro rilancio. Ma è altrettanto importante avere contezza che il vettore del gas, ovvero centrali a gas a ciclo combinato, potrebbero garantire a breve termine quella giusta autonomia nella produzione energetica di cui il Paese ha effettivamente bisogno. Si tratta di una scelta da fare per la decarbonizzazione di siti come quelli di Cerano e Civitavecchia”. Lo ha detto Paolo Pirani, segretario generale della Uiltec nazionale, che oggi ha partecipato in videocollegamento al dibattito, organizzato dall’Associazione Merita in collaborazione con Matching Energies Foundation dal titolo 'Sud avamposto di rinnovabili e idrogeno - Energia verde per un futuro a emissioni zero'.


All’evento, moderato dalla giornalista del quotidiano 'Il Sole 24 Ore' Celestina Dominelli, oltre a Pirani, hanno preso parte: Gaetano Manfredi, ministro dell’Università e della Ricerca, Marco Alverà, Ad di Snam; Paolo Gallo, ad di Italgas; Salvatore Bernabei, ad di Enel Green Power; Francesco Del Pizzo; direttore Strategie di sviluppo rete e dispacciamento di Terna; Francesca Mazzarella, direttrice Fondazione 'Utilitatis'; Valeria Termini, docente Università Roma Tre; Christopher Hebling, direttore Tecnologie per l’idrogeno del “Fraunhofer Institute”; Giuseppe Coco, docente presso Università di Firenze e di Bari; Marco Zigon, presidente di “Matching Energies Foundation”; Claudio De Vincenti, presidente onorario di Merita.


"E’ evidente -ha sottolineato Pirani- che l’idrogeno blu, più costoso del grigio, dati i costi di stoccaggio della CO2, rimarrà quindi più competitivo del verde almeno fino al 2040 in tutta Europa, ma soprattutto in Italia; tuttavia, nel lungo termine, visti i limiti sulle capacità di stoccaggio, potrebbe non essere l’unica tecnologia. Ci vuole una strategia di sviluppo integrato tra le tecnologie, affinchè si produca idrogeno blu nel medio termine e si sostituisca gradualmente con quello verde nel lungo periodo. Ci vogliono fondi pubblici e privati da investire in progetti utili a favorire l’aggregazione delle competenze sull’idrogeno verde in modo da perfezionare e dimostrare nuove tecnologie sia sul lato della produzione, trasporto e stoccaggio, sia su quello dell’utilizzo dell’idrogeno di qualsiasi colore, che aiutino la crescita di nuove filiere industriali", ha concluso.


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