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Inps: in 3° trimestre certificati malattia privato +6,8%, pubblico -3,1%


Roma, 20 nov. (Labitalia) - Nel terzo trimestre del 2018 aumenta il numero dei certificati di malattia rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente per il settore privato (+6,8%) e una diminuzione per il settore pubblico (-3,1%). E' quanto emerge dai dati dell’Osservatorio sul Polo unico di tutela della malattia dell'Inps, che monitora il fenomeno dell’astensione dal lavoro per malattia per i lavoratori dipendenti sia del settore privato che di quello pubblico. A livello territoriale per il settore privato l’aumento del numero di certificati è prevalente al Sud (+7,9%), mentre per il settore pubblico la diminuzione risulta più consistente al Nord (-5,5%).


Nel mese di dicembre 2017 il numero di lavoratori dipendenti interessati al controllo d’ufficio dello stato di malattia da parte dell’Inps è stato di 13,7 milioni di cui 2,8 nel settore pubblico (polo unico) e 10,9 nel settore privato (assicurati). L’Inps inoltre può effettuare controlli, su richiesta del datore di lavoro, anche per lavoratori privati non assicurati (3,7 milioni) e per lavoratori pubblici non appartenenti al Polo unico (0,6 milioni). All’aumento del numero dei certificati nel settore privato corrisponde un aumento meno che proporzionale del numero dei giorni di malattia (+4,9%) mentre nel settore pubblico alla diminuzione del numero dei certificati si osserva un decremento più che proporzionale dei giorni di malattia (-7,3%). In termini relativi, la percentuale dei lavoratori con almeno un giorno di malattia sul totale dei lavoratori rimane stabile nel settore privato al 13%, mentre nel settore pubblico, la percentuale scende dal 15% del 2017 al 14% del 2018.


Stabile anche il numero medio dei certificati dei lavoratori sia nel settore pubblico che in quello privato (rispettivamente di 3 e 2 certificati ogni 10 lavoratori). L'Inps precisa che qualsiasi confronto sul numero di certificati tra il settore pubblico e privato va sempre interpretato tenendo conto della diversa struttura per età dei lavoratori e della diversa normativa di riferimento. Il numero medio di giornate di malattia per lavoratore con almeno un giorno di malattia rimane stabile per il settore privato a 11,6 giorni mentre diminuisce lievemente per il settore pubblico passando da 11,5 a 11,3 giorni.


Per quanto riguarda l’attività di verifica dello stato di malattia con la gestione del Polo unico da parte dell’Inps, nel terzo trimestre 2018, nonostante la notevole differenza in termini assoluti del numero di visite mediche di controllo effettuate (129 mila nel settore privato rispetto alle 84 mila di quello pubblico), in termini relativi il numero di visite è risultato pari a 119 ogni mille certificati per il settore pubblico del Polo unico rispetto alle 52 visite del settore privato. "Non è possibile effettuare il confronto tendenziale per il settore pubblico poiché i dati del 2017 contengono solo il mese di settembre (mese nel quale è entrato in vigore il decreto legislativo 27 maggio 2017, n. 75 che attribuisce all’INPS la competenza esclusiva a gestire le visite mediche di controllo anche per l’81% dei lavoratori pubblici)", spiega l'Inps.


Il tasso di idoneità misura il numero di visite con esito idoneità al lavoro rispetto al numero di visite effettuate: ogni cento visite effettuate nel pubblico, 28 risultano con esito di idoneità, contro 18 nel privato. Altro indicatore importante nel valutare gli effetti delle visite è il tasso di riduzione della prognosi che misura il numero di visite con riduzione della prognosi rispetto al numero di visite effettuate. Tale indicatore risulta essere basso per entrambi i settori, anche se quello del pubblico (1,8 su cento) è molto inferiore a quello del privato (2,8 su cento); il numero medio di giorni di riduzione risulta essere per entrambi i settori pari 5 giorni.


Nel settore pubblico la maggior parte delle visite sono effettuate su richiesta dei datori di lavoro, solo il 20% sono disposte d’ufficio e il tasso di idoneità è molto diverso nelle due fattispecie: 32 ogni 100 visite richieste dal datore di lavoro contro 11 ogni 100 disposte d’ufficio. Nel settore privato il 65% delle visite mediche di controllo sono invece disposte d’ufficio. A livello annuo sono circa 300 mila le visite mediche di controllo disposte d’ufficio per il settore privato a fronte di circa 12 milioni di certificati.



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