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Giovedì, 28 Marzo 2024
Lavoro

Modelle senza sindacato e sfilate a prova di Covid


Roma, 26 feb. (Labitalia) - "Nel mondo della moda non esiste un vero e proprio sindacato che tuteli le modelle". Lo dice, in un'intervista all'Adnkronos/Labitalia, la famosa agente di moda Emanuela Corsello, titolare di Your way management, che vanta una nicchia di ragazze che sfilano e posano per grandi nomi come Valentino, Laura Biagiotti, Michael Kors, Max Mara. "Ovviamente - sottolinea - stiamo parlando di professioniste che comunque sono tutelate. Nel mio caso, quando propongo delle modelle è il cliente stesso che provvede all'assicurazione; oppure è la location stessa a occuparsene, come nel caso di sfilate nei teatri".


"Sicuramente - ammette - non siamo una categoria particolarmente difesa a livello sindacale. Con le modelle la nostra agenzia ha un contratto di lavoro di esclusiva che è un mandato di rappresentanza".


"Sono dei contratti - precisa Emanuela Corsello - creati dagli avvocati che stanno dietro le agenzie e che sono chiamati a stipulare questo tipo di rapporto professionale".


"I primi tre mesi del lockdown completo la moda si è fermata del tutto - ricorda - non abbiamo potuto fare ne sfilate, né shooting fotografici. Poi abbiamo cominciato a riprendere, ma con molta molta cautela. Le sfilate adesso non avvengono con gli spettatori. Prima si procede alla registrazione e poi vengono mandate in onda le sfilate in un secondo tempo, come si sta facendo per la Milano Fashion Week. Con Altaroma, invece, abbiamo fatto sfilare le modelle dal vivo, ma senza pubblico".


"Per quanto riguarda gli shooting fotografici - racconta - sul set abbiamo previsto la presenza di pochissime persone, truccatore, modella e stylist rigorosamente con la mascherina. Ovviamente ciò ha comportato una forte riduzione del lavoro, molti brand non sono, infatti, riusciti ad affrontare nuove campagne".


"Nella scelta di una modella è importante il curriculum - assicura Emanuela Corsello -anche se mi piace anche molto la sfida di prendere ragazze giovani che non hanno mai fatto nulla e costruire un bel percorso professionale. Quello che mi colpisce non è solo la bellezza, ma quel quid particolare che premia sulla passerella e sui book fotografici. Certo - ammette - il curriculum è importante, ma non è tutto. Se mi arriva una ragazza che ha fatto dei bellissimi lavori, ma che ha superato i 25 anni, per me è un problema, perché la sua carriera l'ha già fatta. Piazzarla su Milano, ad esempio, sarebbe un'impresa quasi impossibile".


Emanuela Corsella interviene anche sulla questione degli 'stecchini in passerella. "La magrezza - avverte - in passerella non è affatto passata di moda, anche se sono molto richieste le modelle curvy, più difficili da trovare perché devono rispettare dei canoni ben più precisi".


"Sono terrorizzata - racconta - a dire a una ragazza di mettersi a dieta, perché mi sono ritrovata di fronte a modelle che lo hanno fatto diventare un problema diventando una fissazione. Purtroppo, mi devo attenere alle misure del mercato. Una modella con 92 cm di fianchi mi chiedono di metterla a dieta non c'è niente da fare. C'è stato il periodo in cui si diceva di non prendere più le modelle stecchino in passerella, ma questa cosa non è mai avvenuta; continuano a richiedere misure molto mirate al minimo".


"Invece - continua - le modelle curvy devono essere molto belle di viso, avere misure proporzionate tra vita, seno e fianchi. Non è facile trovarle perché non si tratta solo di far lavorare una ragazza in carne, ma deve avere un'altezza di almeno un metro e 78 e bellissima di viso. I clienti sono coloro che fanno taglie comode e, quindi, chiedono standard molto precisi".



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