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Giovedì, 18 Aprile 2024
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Premio Deloitte Bmc, prorogato termine candidature per aziende eccellenti


Milano, 6 dic. (Labitalia) - E' stato prorogato al 31 dicembre il termine per la candidatura alla seconda edizione del premio 'Deloitte Best managed companies' (Bmc), il cui obiettivo è di promuovere le aziende italiane eccellenti per capacità organizzativa, strategia e performance. L’iniziativa è aperta alle aziende con fatturato superiore ai 10 milioni di euro, o anche a 5, purché abbiano avuto una crescita superiore al 15% nell’ultimo esercizio. Sono, inoltre, ammesse le società quotate sui mercati Aim e Mta. Escluse, invece, le società del settore pubblico e finanziario (banking, insurance, real estate e investment management). Sostenuto da Altis Università Cattolica, da Elite, l’iniziativa del London Stock Exchange Group che supporta lo sviluppo e la crescita delle imprese ad alto potenziale, e da Confindustria, Deloitte Best managed companies è un premio particolare, perché non si risolve nell'award ma è affiancato da un programma di crescita per le realtà aziendali.


Anche quest’anno, infatti, le aziende avranno la possibilità di essere supportate da professionisti Deloitte ed esperti durante il loro percorso di candidatura e self assessment su fattori critici di successo, quali strategia aziendale, competenze e innovazione, impegno e cultura aziendale, governance e performance finanziarie, internazionalizzazione e corporate social responsibility. Un percorso che consentirà ai beneficiari di potersi confrontare con player di livello internazionale in un contesto di business in continuo mutamento. Le Deloitte Best managed companies sono più di 1.200. Nata in Canada nel 1993, l’iniziativa ha visto accrescere di anno in anno la propria portata, sia in termini di bacino di utenza sia per numero di Paesi coinvolti: il programma è attivo in 12 Paesi (Canada, Italia, Messico, Irlanda, Cile, Olanda, Belgio, Germania, Svezia, Turchia, Cina e Danimarca) e a gennaio verrà lanciato in Australia.


Le aziende procedono a un self assessment, supportate da professionisti Deloitte ed esperti. La selezione dei vincitori è effettuata da una giuria indipendente composta da esponenti di spicco del mondo industriale, accademico e istituzionale italiano. Chi vince potrà così avere accesso a prestigiose opportunità di networking con altri leader aziendali d’eccezione. La cerimonia di premiazione è prevista per la fine di maggio 2019 a Palazzo Mezzanotte, prestigiosa sede di Borsa Italiana. Trentuno, le premiate della prima edizione. Numerosi ed eterogenei i settori, si va dal food & beverage all’ingegneria informatica. "Lo scorso anno - spiega Andrea Restelli, partner Deloitte responsabile Best managed companies per l’Italia - il premio Bmc ha fornito alle migliori aziende italiane l’opportunità di potersi confrontare con best practice, frutto di anni di esperienza Deloitte, e di avvalersi del supporto dei nostri esperti, formati appositamente per guidare questo percorso. Con questa nuova edizione vogliamo consolidare quanto già fatto e dimostrare come l’eccellenza manageriale sia una caratteristica da valorizzare".


E, in un'intervista a Labitalia, Ernesto Lanzillo, responsabile Deloitte Private per l’Italia, illustra le finalità del progetto. "Facilitare il confronto tra aziende di vari paesi, sui fattori critici di successo che permeano il premio Best managed companies, è una opportunità che Deloitte vuole proporre ai propri clienti del segmento private per consentire loro di condividere esperienze e soluzioni volte a garantire una gestione efficiente del business, che ne consenta un adattamento agile e veloce al contesto competitivo in continuo mutamento".


"Risulta sempre più importante - avverte - supportare le aziende italiane nel creare opportunità di networking e confronto globale su temi di strategia e conduzione del business per contribuire alla loro crescita, basata non solo sulla solidità finanziaria ma anche sull’eccellenza organizzativa e gestionale e sulla responsabilità sociale. Per questi motivi Deloitte si pone al fianco delle pmi italiane con il premio Best managed companies e la Lounge Deloitte Elite per rafforzarne il posizionamento sul mercato e colmare gap strutturali oggettivi".


"Tra gli ostacoli di maggior rilievo - fa notare - ci sono quelli interni all’azienda, perché influiscono non solo sull’impresa ma anche sulla famiglia: più che i mercati in cui opera l’azienda, il problema principale è l’organizzazione interna, ad esempio a livello di evoluzione dei rapporti familiari e passaggio di testimone, di capacità di assorbire con la 'managerializzazione' evoluzioni di contesto altrimenti sconosciute, di selezione e gestione dei talenti e delle risorse, di coinvolgimento dell’intera azienda nella realizzazione delle strategie". "Con riferimento - continua - invece ai rapporti con l’ecosistema, è necessario sviluppare capacità e competenze innovative ed efficienti attraverso partnership strategiche, creazione di un esteso network, contribuendo alla soddisfazione della collettività in cui si opera".


Per Lanzillo, "le imprese per competere nei mercati globali devono creare una cultura aziendale unica e condivisa, premiare comportamenti virtuosi attraverso un’efficace sistema di performance management e remunerazione e pianificare la successione attraverso la valorizzazione delle generazioni future". "Le aziende di successo - dice - sono un attore socialmente responsabile e mettono in atto, al loro interno e al loro esterno, iniziative concrete per garantire la sostenibilità sociale e ambientale del loro business e per avere un impatto positivo sull'ecosistema in cui operano che risulta sempre più globale e quindi esposto alle influenze di attori e stakeholder disparati"."Il ritmo - sottolinea - del cambiamento accelerato dai fenomeni di globalizzazione e digitalizzazione richiede un’innovazione costante. La gestione della continuità generazionale, rappresenta parimenti una sfida per lo sviluppo e la resilienza delle imprese familiari che permeano il tessuto imprenditoriale italiano. Le aziende devono essere preparate a ridefinire le loro priorità e agire all’istante, o rischiano di essere sconvolte dalla trasformazione tecnologica, invece di approfittare dei benefici che essa offre; le generazioni devo operare in sintonia per massimizzare i valori e la tradizione di impresa. Perché ciò possa verificarsi, devono essere organizzate per il successo".


Ernesto Lanzillo indica poi i sei pillar per essere una best managed company. "La metodologia adottata - chiarisce - per valutare se una azienda è 'best managed' prevede la valutazione della azienda rispetto a sei pillar; in ogni pillar esistono particolari metodi di misurazione riconosciuti a livello internazionale da Deloitte e, nel contempo, tarati sulle caratteristiche del sistema economico nazionale".


- Strategia: le aziende best managed utilizzano metodologie strutturate per lo sviluppo della propria strategia aziendale, che applicano attraverso sistemi di governance definiti e identificati. Adottano metriche predefinite di misurazione delle performance e di comunicazione interna ed esterna della strategia e degli obiettivi raggiunti.


- Competenze e innovazione: le aziende best managed pensano in maniera diversa rispetto alla concorrenza e sono focalizzate su innovazione ed efficienza, sullo sviluppo di capacità e competenze attraverso partnership strategiche, creazione di un esteso network e focus sulla necessità di attrarre e valorizzare i migliori talenti.


- Impegno e cultura aziendale: le aziende best managed sono focalizzate sulla creazione di una cultura aziendale unica e condivisa, premiano comportamenti virtuosi attraverso un’efficace sistema di performance management e remunerazione, pianificando la successione attraverso la valorizzazione delle generazioni future.


- Governance e misurazione delle performance: le aziende best managed registrano solide performance in termini economici e patrimoniali, applicando metriche personalizzate e sistemi di reporting accurati per guidare al meglio le decisioni di business e costruire e mantenere forti relazioni con gli stakeholder finanziari.


- Corporate social responsibility: le aziende best managed credono nell’impresa come attore socialmente responsabile e mettono in atto - al loro interno e al loro esterno - iniziative concrete per garantire la sostenibilità sociale e ambientale del loro business e per avere un impatto positivo sull'ecosistema in cui operano.


- Internazionalizzazione: molte aziende best managed realizzano una parte rilevante del proprio fatturato sui mercati esteri attraverso relazioni consolidate con clienti e/o fornitori e altri attori della filiera produttiva localizzati in Paesi stranieri. Nello sviluppo dei propri prodotti e servizi prendono in considerazione caratteristiche dei clienti e mercati internazionali.




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