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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Lavoro

Scuola: Cida, sì a ‘patto’ con ministero e impegno per migliorarlo


Roma, 20 mag. (Labitalia) - Il ‘Patto per la scuola’ fra ministero dell’Istruzione e parti sociali, è un’opportunità per valorizzare tutte le risorse professionali del sistema dell’istruzione e per accrescere il ruolo della scuola quale catalizzatore di idee, visioni, progetti e innovazione: Cida, quindi ha scelto di aderire e sottoscrivere questa iniziativa, pur rimarcando l’inadeguata attenzione su alcuni punti programmatici che la confederazione dei dirigenti pubblici e privati aveva posto all’attenzione del ministro.


“Crediamo fortemente - ha detto Licia Cianfriglia, vicepresidente di Cida - nella centralità della scuola per garantire lo sviluppo duraturo e sostenibile del Paese. Un ruolo che, negli ultimi anni, la politica ha trascurato, ma che l’emergenza pandemica ha esaltato, come dimostra l’abnegazione di gran parte del personale scolastico, e che le risorse del Pnrr possono rilanciare. Nelle nostre interlocuzioni con il ministero dell’Istruzione, abbiamo presentato proposte concrete per arricchire di contenuti la visione d’insieme rappresentata nel ‘Patto per la scuola’. Contenuti che Cida ha formulato come sintesi delle testimonianze dirette del personale scolastico in ‘prima linea’ durante la pandemia e come frutto della elaborazione maturata in lunghi anni di rappresentanza sindacale dei dirigenti scolastici".


“E, come sindacato - ha aggiunto la vicepresidente di Cida - abbiamo scelto di sottoscrivere il ‘Patto’ pur se carente, a nostro avviso, in alcuni passaggi importanti per il buon funzionamento di quel modello scolastico cui facciamo riferimento. Il senso di responsabilità ha ovviamente prevalso sulle legittime rivendicazioni della categoria. Ma non rinunciamo alla volontà di lavorare per colmare le lacune e dare supporto all’azione quotidiana dei dirigenti scolastici. Per questo Cida ha voluto inserire una dichiarazione nel verbale di accordo del ‘Patto per mettere la Scuola al centro del Paese’, con al centro tre punti programmatici: riformare le norme relative alle competenze degli organi collegiali, per eliminare le sovrapposizioni e le interferenze con le prerogative del dirigente e tra gli stessi organi; introdurre il livello contrattuale dei quadri (Dsga e alcuni docenti) quali figure intermedie tra il ruolo del docente e quello del dirigente, per garantire una leadership diffusa e la continuità del presidio delle procedure organizzative e amministrative interne; armonizzare le retribuzioni dei dirigenti della scuola a quelle dei dirigenti della stessa area contrattuale. L’occasione per portare avanti queste nostre proposte sarà rappresentata dai tavoli tecnici di confronto che il Ministero avvierà come necessaria appendice del ‘Patto per la scuola’", ha concluso Cianfriglia.


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