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Martedì, 23 Aprile 2024
Lavoro

Sics, bagnanti al sicuro 'anche dal Covid' con i cani salvataggio

Nuova tecnica 'a distanza'


Milano, 21 giu. (Labitalia) - Dagli elicotteri per l’addestramento alle tempeste alle spiagge, dopo i brevetti a Forte dei Marmi e al lago del salto in Abruzzo e a Milano idroscalo inizia una stagione di servizi per i cani della Sics, Scuola italiana cani salvataggio. Il lungo lookdown del 2021 ha permesso a Ferruccio Pilenga, fondatore dei Sics (la più grande realtà internazionale nata alla fine degli anni 80, che si occupa di salvataggio in mare con unità cinofile protagonista insieme a Reef del film in Imax3d superpowerdogs, perfezionare un innovativo metodo di salvataggio con i cani.


"Grazie alle decine di telefonate - dice - che tutti giorni ho ricevuto dagli istruttori nazionali Sics e dai presidenti regionali e migliori allievi, che davano continui spunti, si è potuto a focalizzare un nuovo e innovativo metodo di salvataggio con i cani in acqua. La ripartenza ha permesso ottimo e proficuo allenamenti. In tutta Italia le scuole Sics hanno lavorato molto intensamente e i risultati si sono visti".


"Il nuovo scenario - sottolinea - obbliga tutti a nuovi approcci per la sicurezza sia degli operatori che nei soccorsi delle persone in difficoltà in acqua. Ho studiato al rallenty tutte le operazioni svolte in questi 30 anni con l'addestramento con gli elicotteri e motovedette dalle quali i nostri cani si tuffano senza esitazione con vere condizioni al limite, con vento e tempesta".


"Con l'inseparabile Reef - afferma - ho elaborato un nuovo metodo di salvataggio che permette ai nostri soccorritori di operare in tutta sicurezza ed offendo alla persona in pericolo un adeguato distanziamento. Questo nuovo metodo sara adottato da ogni unità cinofila Sics. Partendo dalla tecnica delfino, inventata da me dopo essermi calato col verricello da un elicottero con Mas, nel 1992, che permette al soccorritore di essere rimorchiato dal cane, si è scoperto un nuovo step ,una nuova linea guida".


"Il soccorritore - fa notare Pilenga - attaccato al cane, con ausili tecnici, può operare a distanza di sicurezza mettendo allo stesso tempo in totale sicurezza il naufrago o la persona in difficoltà. Il soccorritore arriva, ma davanti a lui c’è il cane, che permette di ottenere la distanza di sicurezza soccorritore/pericolante. Giusti sul posto a nuoto , trainati dal cane viene lanciato il salvagente mantenendo mantenendo la distanza. Al cane è rimandata l’operazione di recupero, ascoltando le correnti e non nuotando contro di esse". "Il soccorritore - assicura - sorveglia il tutto a distanza di sicurezza affiancando il cane attaccandosi alla sua imbragatura galleggiante, confortando la persona in difficoltà. In questo caso i cani da salvataggio possono esser il jolly della manica".


I Sics saranno presenti in diverse spiagge: da Forte dei Marmi all’idroscalo di Milano, da Tarquinia a Cagliari, da Trieste a Albissola, dal lago di Caldonazzo all’isola d’Elba, da Palinuro a Castiglione della pescaia, da Pescara a Toscolano Maderno, da Lovere a Palermo. "Renderanno le spiagge più sicure - avverte Ferruccio Pilenga - i cani da salvataggio saranno presenti per la sicurezza di tutti come volontari. Insieme agli uomini della guardia costiera, veri professionisti e alle migliaia di bagnini, grandi colleghi".


Presso la sede del Comando generale, l'ammiraglio ispettore Antonio Basile ha accolto nel suo ufficio Roberto Gasbarri, responsabile area centro meridionale Sics. L'obiettivo è stato quello di rinnovare la collaborazione con il comando generale del Corpo delle capitanerie di Porto#Guardia costiera, così da incrementare la sinergia e l'intesa e nelle articolazioni periferiche del Corpo tra i rispettivi settori operativi, consentendo al contempo l'acquisizione reciproca di familiarità e dimestichezza con i mezzi e le tecniche utilizzate dai rispettivi operatori.



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