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Martedì, 16 Aprile 2024
Lavoro

Startup: dal techretail al foodtech le nuove idee puntano sull'innovazione


Roma, 16 mar. (Labitalia) - Techretail, foodtech, proptech, fintech e tech puro: sono queste le 'miniere' dell'innovazione cui le startup attingono per lanciarsi in progetti per il futuro. E in cui anche le grandi aziende e i fondi credono. Lo dimostra la recentissima acquisizione di MyMenu da parte di Pellegrini Ristorazione, per ampliare il segmento ufficio o quella della londinese Planet Smart City dell’italiana Djungle, per portare il valore aggiunto della gamification nel real estate.


“Il retail è oggi la grande scommessa”, commenta Massimo Volpe, co-fondatore di Retail Hub, acceleratore di start e scale up del settore. “Sono infinite le possibili declinazioni in cui l’innovazione sta entrando nel settore, travolgendolo. Non è un caso che nella classifica dei primi 5 unicorni europei 3 operino nel retail. E il processo è solo all’inizio con un’evoluzione che vedrà integrazioni da startup, acquisizioni (in primis di know how innovativo) e contaminazione di settori dove l’elemento comune è il consumatore”.


L’innovazione ha raggiunto anche il settore della mobilità elettrica, un mercato con straordinarie potenzialità di crescita dove tecnologie all’avanguardia, stili di vita più sostenibili e programmi di incentivazione statale hanno favorito la nascita di imprese come Silla Industries, che sviluppa e produce soluzioni per la ricarica dei veicoli elettrici. “Vogliamo rivoluzionare il settore dell’e-mobility per contribuire a un mondo più sostenibile ed efficiente, sfruttando l’innovazione e rendendola accessibile a un numero sempre più ampio di persone”, dichiara il Ceo Alberto Stecca. “Le agevolazioni Superbonus, così come gli aggiornamenti normativi, sono il giusto volano per dare al settore la spinta che serve. Oggi il parco vetture elettriche circolante è pari a 100mila unità, con un trend positivo di crescita che mostra la maturità di un mercato pronto ad accogliere la transizione verso un futuro tutto elettrico”, assicura.


Restano strategiche, sul fronte dell'innovazione anche le pmi, rappresentando il 92% delle imprese attive e l’82% dell’occupazione. Ne sa qualcosa webidoo, digital company nata nel 2017 per offrire servizi di digitalizzazione: “In soli 3 anni abbiamo raggiunto un fatturato di circa 6 milioni di euro e prevediamo un 2021 in continua crescita”, sottolinea il Ceo Daniel Rota. “Il ritardo nella trasformazione digitale - avverte - impedisce lo sviluppo di eccellenze made in Italy sul mercato globale, facendo perdere opportunità preziose al Paese. Oggi, anche grazie a partner internazionali di primissimo livello come Google, Facebook, Alibaba, Uberall, Shopify, Wix, possiamo offrire progetti integrati di marketing e comunicazione digitale su misura per i nostri clienti”.


Così come il settore dell’intrattenimento, dove SecuTix nasce per fornire una piattaforma tecnologica per la biglietteria in cloud, sicura e multicanale, che consente agli organizzatori di eventi di interagire direttamente con il pubblico e di ottenere il pieno controllo della distribuzione dei biglietti.


“Il primo obiettivo, in un settore messo alla prova dalla pandemia, è oggi supportare i gestori di eventi culturali e sportivi per l'accoglienza del pubblico in sicurezza, nel rispetto delle norme di distanziamento sociale”, spiega Alessandra Sciolotto, direttore generale di SecuTix Italia. SecuTix gestisce annualmente oltre 70 milioni di biglietti; tra i suoi clienti ci sono Uefa, Opéra National de Paris, Centre Pompidou, Stade de France, Teatro Real de Madrid, Saracens e Aiax.


Sempre più digitale anche nell’editoria con Readly, piattaforma che consente in abbonamento l'accesso illimitato a circa 5.000 riviste italiane e internazionali su un'unica app. Nel corso del 2020, sulla sua piattaforma sono state letti oltre 99 milioni di riviste digitali; il tempo di lettura complessivo per utente è in media di 7 ore al mese, con picchi durante il lockdown; il tempo medio di lettura dei fumetti per bambini è aumentato del 40% nell'ultimo anno. “Grazie all’accesso sempre più diffuso a tablet e a cellulari e al loro utilizzo per la didattica a distanza, la lettura digitale sta diventando un aspetto importante dell'apprendimento dei bambini, oltre che dell'intrattenimento”, conferma Jan-Sebastian Blender, Content Lead per l'Italia di Readly.


Non è da meno lo sport, che si è reso digitale per resistere in questi difficilissimi 12 mesi di chiusura pressoché totale delle palestre. “La nostra Lemongrass è nata speziata per alleggerire, con i fondamentali di tutte le discipline yogiche, la pressione imposta dal lockdown. La nostra idea è quella di rendere chiara e sempre accessibile la pratica dello yoga, scegliendo l’accompagnamento migliore per ogni giornata. In base al mood, all’abilità e alle sensazioni del momento”, commenta la co-fondatrice Susy Galante.


“Il vero problema per le start up non è mai avere l’idea giusta”, ammette Daniele Mogavero, fondatore di Corptape, la piattaforma torinese che fa incontrare la domanda di finanziamenti con l’offerta da parte di fondi e istituzioni. “Quello che è imprescindibile - conclude - è il match giusto con l’investitore su misura per ognuno: gli startupper hanno bisogno di investire in tecnologia, in marketing, ma soprattutto in nuove risorse qualificate. Anche la migliore proposta di mercato è destinata a fallire rapidamente se non può mettere radici con l’aiuto dei giusti fondi”.


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