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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Vino: 'Wine learning games', da Montepulciano la rivoluzione dell'enoturismo

L’azienda agricola La Ciarliana propone wine labs e attività ludiche con Nobile


Roma, 5 set. (Adnkronos/Labitalia) - L’enoturista sempre più protagonista in cantina. E’ l’obiettivo che si pone l’azienda vitivinicola La Ciarliana, che produce vino Nobile di Montepulciano in Toscana. Nascono così i 'Wine Learnings Games'. “Ci piace pensare di aver rivoluzionato almeno un pochino il concetto di winery hospitality, introdotto un approccio alla cantina anticonformista, inaspettato, motivazionale”, spiega Luigi Frangiosa, titolare de La Ciarliana, produttore di vino Nobile di Montepulciano.


Il turista non è più spettatore passivo ma diventa il principale protagonista dell’attività ludico-istruttiva in cantina: si mette letteralmente in gioco. “La componente didattica del wine tour che, con lo spirito e la professionalità della guida eno-turistica, racconta della denominazione, del disciplinare, della vinificazione e dell’affinamento del Nobile, è potenziata dall’elemento gaming. Il gioco diverte, imprime dinamismo alla visita e costituisce la novità. Siamo gli unici a proporlo. L’esperienza diventa giocosa, unica, non de localizzabile. Fortemente identitaria", sottolinea.


In cosa consistono i giochi per l’enoturista? Per il bling tasting learning game si preparano due batterie di bicchieri: nei primi un collarino con il nome contrassegna ciò che vi sarà versato, i secondi hanno un numero progressivo.


La degustazione nei primi calici è guidata con la miglior tecnica di sommellerie, le bottiglie vengono poi portate via e incartate, l’etichetta nascosta: così 'vestite' vengono servite nuovamente. Il giocatore deve indovinare a quale numero corrisponde ogni bicchiere assaggiato.


Non solo. Gli enoturisti fanno anche i wine maker e creano un Supertuscan: vini in purezza, pipette e cilindretti per le loro prove di taglio. Si preparano dei campioni d’assaggio spillandoli dalla botte, l’ospite li prova e 'taglia' in percentuale variabile a seconda del suo gusto. Il blend viene assemblato e sottoposto al giudizio del giudice di gara: vince il gioco quello meglio composto. I livelli di percezione sensoriale vengono messi alla prova con un quiz che ha come scopo quello di rendere individuabili le famiglie odorose del calice.


Il visitatore deve scoprire gli aromi del suo bicchiere confrontandoli e riconoscendoli all’interno in un panel di spezie, frutta e aromi terziari proposti all'esame olfattivo. Gli abbinamenti cibo/vino, quelli sconsigliatissimi e notoriamente scorretti (il gelato col vino), vengono serviti congiuntamente a quelli 'da manuale' (formaggi stagionati e vini di struttura): il turista deve indovinare quali sono gli accostamenti corretti e quelli da non farsi mai. Al vincitore spetta di diritto un premio.


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