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Venerdì, 19 Aprile 2024
Lavoro

Welfare: sindacati, finalmente operativo Fondo per sostegno reddito attività professionali

Guarini (Fisascat Cisl): "Modello partecipativo per settori tradizionalmente esclusi dagli strumenti di integrazione salariale"


Roma, 28 mag. (Labitalia) - E’ finalmente operativo il Fondo di Solidarietà Bilaterale degli studi professionali per il sostegno al reddito delle attività professionali. I sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs e l’associazione imprenditoriale del settore delle professioni Confprofessioni siglarono nel 2017 l’accordo per l’istituzione del Fondo recepito dal Mef nel 2019. Dopo la nomina del Comitato amministratore, avvenuta il 20 maggio, una circolare Inps ha dettato le istruzioni operative per il funzionamento del Fondo che potrà garantire così l’assegno ordinario di integrazione salariale ai dipendenti degli studi professionali coinvolti dalla sospensione dell’attività lavorativa per riorganizzazione, crisi aziendale, riduzione dell’orario di lavoro e situazioni temporanee di mercato o aziendali non imputabili all’impresa o ai lavoratori.


Il Fondo - finanziato da contributi~ordinari e addizionali a carico per due terzi del datore di lavoro e per un terzo del lavoratore – quando sarà a regime erogherà un assegno ordinario per il sostegno al reddito, fino a un massimo di 24 mesi, ai dipendenti degli studi professionali con più di tre addetti interessati dalla riduzione dell’orario di lavoro o coinvolti dalla sospensione temporanea dell’attività lavorativa della durata massima di 12 mesi in un biennio mobile (fino a 18 mesi negli studi professionali che occupano mediamente più di 15 dipendenti) e di 24 mesi nel quinquennio mobile. Nel quadro dei processi di agevolazione all’esodo, il Fondo riconoscerà inoltre un assegno straordinario per il sostegno al reddito ai lavoratori che raggiungano i requisiti previsti per il pensionamento di vecchiaia o anticipato nei successivi tre-cinque anni. L’accesso al trattamento di integrazione salariale è subordinato alla condizione che il lavoratore non svolga attività lavorativa in favore di soggetti terzi e si impegni nei percorsi di riqualificazione. Con l’intesa, le parti si sono impegnate ad avviare politiche attive volte alla riqualificazione professionale attraverso la bilateralità contrattuale.


Soddisfazione in casa Fisascat Cisl per il percorso di costituzione avviato nel 2017 che giunge a compimento. "Con la piena operatività del Fondo di Solidarietà per le Attività Professionali – ha dichiarato il segretario generale della categoria cislina Davide Guarini – avanza il modello partecipativo da noi auspicato per il sostegno al reddito in settori tradizionalmente esclusi dagli strumenti di integrazione salariale ordinari e straordinari". "Il Fondo di Solidarietà Bilaterale per la tutela e l’integrazione salariale delle lavoratrici e dei lavoratori degli studi professionali, nel panorama del terziario e dei servizi, rappresenta un punto di svolta importante, fornendo al contempo la possibilità di implementare e aggiornare le competenze", ha aggiunto il sindacalista sottolineando la prima finalità dello strumento, ossia «la stabilizzazione dell’occupazione nel comparto degli studi professionali, dove sono impiegati complessivamente oltre 1milione di addetti, per il 90% donne e giovani", aggiunge Guarini. "Le politiche attive e i percorsi di formazione professionale erogati dalla bilateralità contrattuale di settore e dal fondo interprofessionale – ha concluso Guarini - contribuiranno ulteriormente a dare stabilità ad un settore che ha risentito dei nefasti effetti della crisi pandemica ma che al contempo è riuscito prontamente a coglierne le opportunità".


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