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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Dl Semplificazioni, sostituzione serbatoi Gpl degli autoveicoli: pubblicato decreto


(Adnkronos) - Non solo la messa in opera: adesso finalmente le autofficine possono gestire anche le pratiche amministrative di verifica e prova sulla sostituzione decennale dei serbatoi Gpl senza dover passare per le motorizzazioni civili. E’ stato pubblicato in Gazzetta ufficiale il decreto del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (decreto dell’8 gennaio 2021, GU n. 37 del 13 febbraio 2021) sulle 'Innovazioni in materia di accertamento delle modifiche delle caratteristiche costruttive e funzionali dei veicoli e aggiornamento della carta di circolazione' che include 'la sostituzione del serbatoio Gpl del sistema di alimentazione bifuel o monofuel' tra le modifiche ai veicoli, per le quali l'aggiornamento della carta di circolazione non è subordinato a visita e prova da parte delle motorizzazioni civili, attuando così quanto disposto dal decreto Semplificazioni convertito in legge lo scorso settembre.


“Il decreto ministeriale è un’ottima notizia per il nostro settore e per i tanti automobilisti italiani che hanno scelto il Gpl – commenta Andrea Arzà, presidente Assogasliquidi/Federchimica. Vogliamo sottolineare il proficuo lavoro svolto dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che ha consentito di giungere ad una effettiva e reale semplificazione amministrativa. Il nuovo decreto, infatti, andrà a decongestionare l’attività delle motorizzazioni civili, risolvendo le attese per le verifiche sulla sostituzione dei serbatoi Gpl e, di conseguenza, impatterà positivamente anche su tutte le altre attività delle motorizzazioni".


La norma, spiega Arzà, "semplifica nella direzione dai noi auspicata: al pari di quanto avviene per le revisioni delle auto, il ministero lascia che a svolgere il lavoro e le pratiche sia il privato regolarmente accreditato, mantenendo ed esercitando però una fondamentale attività di ispezione e controllo. Per le imprese del settore si tratta di un’ottima notizia perché le difficoltà delle Motorizzazioni Civili, rischiavano di incidere sulle scelte degli automobilisti, con conseguenze anche per l’ambiente delle nostre città. Proprio in questo periodo viviamo i disagi dei continui blocchi del traffico a causa dell’inquinamento: le auto alimentate a Gpl sono tra le poche a poter circolare anche durante le domeniche ecologiche e chi si muove con l’auto conosce bene i vantaggi dell’alimentazione a gas ma, con le difficoltà che si erano create presso le motorizzazioni civili, il vantaggio stava diventando uno svantaggio".


Su questo fronte, sottolinea Arzà, "stiamo lavorando su proposte concrete e misurabili per far comprendere ai decisori pubblici, anche a livello nazionale, l’importanza di incentivare la trasformazione a Gpl o metano del parco auto circolante più vecchio. Si tratta di un’iniziativa di misure di promozione da portare avanti insieme a quelli previsti per l’acquisto di veicoli Euro 6, rivolta ai tanti italiani che in questo momento non possono permettersi di acquistare nuove auto. La nostra proposta è assolutamente coerente con la logica di utilizzo delle risorse del Recovery Fund, perché garantirebbe una serie di benefici all’ambiente (già quantificati) e rappresenterebbe un forte stimolo agli investimenti privati”.


Nel dettaglio il decreto stabilisce all’art. 2 che le autofficine abilitate “sono accreditate presso l'Ufficio motorizzazione civile territorialmente competente”, mentre all’art. 4 si stabilisce che “gli uffici motorizzazione civile effettuano la vigilanza sulle officine e sugli studi di consulenza automobilistica ai fini della corretta applicazione delle disposizioni di cui al presente decreto” e “La vigilanza sulle officine è effettuata mediante controlli a campione sui veicoli oggetto delle modifiche delle caratteristiche costruttive e funzionali. In caso di accertata violazione, l'Ufficio motorizzazione civile provvede a ritirare il codice identificativo assegnato all’autofficina”.


Il decreto dispone anche che, entro trenta giorni dalla data di realizzazione delle modifiche, l’intestatario del veicolo deve richiedere all’ufficio della motorizzazione civile competente per territorio, direttamente o tramite uno studio di consulenza automobilistica, l’aggiornamento della carta di circolazione. L'Ufficio motorizzazione civile provvede all'emissione di un tagliando adesivo, da applicare sulla carta di circolazione del veicolo, che riporta i dati variati o integrati a seguito delle modifiche apportate.


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