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Giovedì, 28 Marzo 2024
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End of waste, Costa: "Disponibile al confronto"

Il ministro in audizione in Commissione Ecomafie


Roma, 12 set. - (AdnKronos) - La nuova disposizione sull'end of waste approvata nello 'Sblocca – cantieri' "non può ritenersi ancora definitivamente risolutiva di tutte le esigenze del settore, ma è un primo importante passaggio per favorire lo sviluppo delle iniziative di recupero dei rifiuti". Così il ministro dell'Ambiente, Sergio Costa, in audizione in commissione Ecomafie, sottolineando che "il ministero resta comunque disponibile a confrontarsi con gli operatori dell’economia circolare e anche le associazioni ambientaliste per provare a risolvere ogni criticità".


Sempre in materia di end of waste, Costa ha riferito che l’iter del provvedimento sul polverino da pneumatici fuori uso è in fase di completamento, e sono in fase avanzata quelli dedicati a pastello di piombo, plastiche miste, carta da macero e pulper (scarto dell’industria cartaria), mentre sono state avviate le verifiche di fattibilità per i decreti su vetro sanitario, vetroresina, rifiuti da spazzamento stradale, oli alimentari esausti, ceneri da altoforno, tessili, residui da acciaieria. Il ministro ha anche dichiarato che sarà istituito presso il ministero dell’Ambiente un registro unico di tutte le autorizzazioni al riciclo rilasciate.


Al centro dell'audizione anche i Pfas e la bonifica di Porto Marghera. Sulla contaminazione da Pfas, il ministro ha illustrato la volontà di fissare l’obiettivo di virtuale assenza di queste sostanze in tutte le emissioni e gli scarichi nei corpi idrici. Costa ha inoltre spiegato che il ministero dell’Ambiente, di concerto con il ministero della Salute, ha avviato l’iter per istituire un’apposita cabina di regia che delinei un quadro della contaminazione da Pfas su tutto il territorio nazionale.


Rispetto al Sito di interesse nazionale per la bonifica di Venezia Porto Marghera, Costa ha riferito che ad oggi risulta caratterizzato il 95% della superficie dei suoli e delle falde. Per il 69% dei suoli e il 66% delle falde è approvato il progetto di messa in sicurezza o bonifica, mentre le aree con procedimento di bonifica concluso (aree risultate non contaminate) sono pari al 16% dei suoli e l’11% delle acque di falda. Per quanto riguarda invece gli interventi di marginamento delle macroisole, ad oggi risultano conclusi per il 92%.


Secondo quanto riferito, per la prosecuzione delle opere di marginamento il ministero dell’Ambiente ha stanziato circa 70 milioni di euro che saranno erogati entro il 2019. Il ministro ha illustrato anche le criticità del procedimento di bonifica in corso, tra cui l’inadempienza e i ritardi da parte di alcune aziende, e la difficoltà nell’individuazione dei responsabili di talune contaminazioni a causa dei fenomeni di inquinamento diffuso che caratterizzano il Sin e del succedersi nel tempo di numerose imprese operanti nell’area.


Sulla bonifica del Sin di Porto Marghera la Commissione nei giorni scorsi ha audito anche il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro. Brugnaro ha riferito che per il completamento dei marginamenti sono necessari 250 milioni di euro e che la Cabina di regia con il ministero dell’Ambiente non è stata più convocata da ottobre 2018. Su questo punto, Costa ha dichiarato che la Cabina di regia viene convocata all’occorrenza su questioni tecniche.


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