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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Energia, online nuovo numero newsletter Gme


Roma, 15 apr. (AdnKronos) - E' online, scaricabile dal sito www.mercatoelettrico.org, il nuovo numero della newsletter del Gestore dei Mercati Energetici (Gme). La newsletter si apre con un intervento di Claudia Checchi del Ref - E e di Matteo Reguzzoni di Mbs Consulting, sull'economia dell’idrogeno come possibile alleato a sostegno della decarbonizzazione. "Nonostante l’idrogeno sia l’elemento maggiormente diffuso sulla terra, esso non è disponibile in natura allo stato puro, e deve essere pertanto ricavato attraverso processi di trasformazione: il 96% dell’idrogeno viene oggi prodotto attraverso processi di trasformazione di idrocarburi", osservano Checchi e Reguzzoni.


Tuttavia la produzione di idrogeno, apparentemente inquinante, "può secondo molti osservatori trasformarsi in un valido alleato per il conseguimento degli obiettivi di contenimento del riscaldamento globale definiti dall’accordo di Parigi di fine 2015, in base ai quali risulterebbe necessario abbattere più dell’80% delle emissioni di CO2 entro il 2050".


Secondo i due analisti del Ref - E e di Mbs Consulting, il deciso sviluppo della produzione di energia da fonti rinnovabili "rappresenta in effetti una occasione per lo sviluppo dell’idrogeno" e un primo step nella decarbonizzazione "può provenire dall’accoppiamento dei processi di trasformazione di idrocarburi con sistemi di cattura e conservazione della CO2. Si parla in questo caso di 'idrogeno blu'. L’idrogeno blu – ammettono tuttavia - non è classificabile come carbon free, sia per l’impatto dei processi estrattivi degli idrocarburi a monte, sia per l’efficacia dei processi di CCS che, seppur elevata, non consente di catturare il 100% della CO2".


La produzione di 'idrogeno verde', al contrario, è "interamente carbon free. Con essa si intende infatti la produzione di idrogeno tramite processi di elettrolisi alimentati da energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili", spiegano i due esperti evidenziando che "la produzione di idrogeno verde tramite elettrolisi potrà ricoprire un ruolo rilevante nella transizione energetica, sia supportando in modo diretto la decarbonizzazione di trasporti e processi oggi basati sull’utilizzo di idrocarburi, sia facilitando l’integrazione delle rinnovabili non programmabili nel sistema elettrico".


La velocità di sviluppo dell’economia 'dell’idrogeno verde', dipenderà, tuttavia,"dalla curva di raggiungimento delle economie di scala necessarie alla riduzione delle Capex, e potrà inoltre vedere significative differenziazioni". Secondo Checchi e Reguzzoni, infatti, "la competitività dell’idrogeno come combustibile alternativo non è omogenea tra i possibili casi d’uso" e tra Paesi, e per questo, "il livello di penetrazione delle Fernp e quindi il rischio di curtailment saranno driver chiave per consentire agli impianti di elettrolisi di raggiungere i load factor ottimali". In aggiunta, evidenziano, c'è da considerare che "il framework normativo ricoprirà evidentemente un ruolo chiave in questa traiettoria, in quanto scelte regolatorie volte a favorire lo sviluppo delle rinnovabili e, al contempo, a supportare il sector coupling, potrebbero sostenere gli investimenti nella fase transitoria ed accelerare pertanto il conseguimento delle economie di scala".


E’ infine opportuno, sostengon, "considerare che questa transizione richiede lo sviluppo di tecnologie innovative, sia per la produzione efficiente di 'idrogeno verde' sia per la sua integrazione nei processi di destinazione. L'economia dell’idrogeno' potrebbe pertanto - concludono - costituire l’occasione di sviluppare nuove filiere industriali e tecnologiche a livello italiano ed europeo, con benefici in termini di occupazione, sviluppo di know-how distintivo a livello universitario ed industriale, creazione di valore sia per grandi aziende sia per le catene di fornitura". All’interno del nuovo numero sono pubblicati, inoltre, i consueti commenti tecnici, relativi i mercati e le borse elettriche ed ambientali nazionali ed europee, la sezione dedicata all’analisi degli andamenti del mercato del gas italiano e la sezione di analisi sugli andamenti in Europa, che approfondisce le tendenze sui principali mercati europei delle commodities.


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