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Mercoledì, 27 Settembre 2023
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Inquinamento indoor, 10 consigli per quarantena più sana

Areare gli ambienti 2-3 volte al giorno, non fumare al chiuso, no accumuli di polvere. I consigli degli esperti


Roma, 3 apr. - (Adnkronos) - Chiusi in casa al riparo dallo smog? Non proprio, perché anche le case 'intrappolano' inquinanti: quando usiamo spray, detergenti, profumi, camminiamo su moquette sintetica, fumiamo, respiriamo aria troppo calda, ci sovraccarichiamo con sostanze che si depositano nell?organismo, provocando mal di testa, allergie e problemi respiratori. Secondo l?Organizzazione Mondiale della Sanità l?inquinamento domestico produce il 60% dell?inquinamento da polveri sottili ed è il più importante fattore di rischio per la salute nel mondo.


Il Consiglio Nazionale Ricerche stima che le sostanze pericolose con cui veniamo in contatto quotidianamente sono oltre 150 e sono tutte potenzialmente tossiche, veri killer silenziosi: l?inquinamento indoor è circa 5 volte maggiore di quello esterno. Ecco dunque 10 consigli per rendere più sana la permanenza in casa in questo periodo di chiusura a causa dell?emergenza sanitaria. A fornirli è Consulcesi Club che dedica al tema il corso Ecm per professionisti sanitari promosso da ?Habitat. Medicina ambientale e patologie correlate?.


Il primo consiglio è quello di aerare gli ambienti più volte al giorno: aprire le finestre almeno 2-3 volte al giorno per 5 minuti e ridurre la polvere domestica, spolverare con panno umido. Secondo, evitare detersivi troppo aggressivi per la pulizia, preferire invece detersivi naturali ed ecocompatibili e pulire in assenza dei bambini.


Terzo: usare aspirapolvere e/o apparecchi di ripulitura dell?aria con filtri ad alta efficienza. Quattro: tenere sotto controllo il livello di umidità in casa mantenendo l?umidità relativa sotto il 50% e la temperatura inferiore a 22°; individuare indicatori di qualità dell?aria ed eseguire un loro monitoraggio periodico.


Quinto: evitare accumuli di libri e giornali. Sei, evitare la moquette; dove esiste usare anche trattamenti a vapore. Sette: non fumare al chiuso, anche in assenza dei bambini. Otto: ridurre l?emissione di sostanze tossiche da apparecchi di riscaldamento e impianti di condizionamento e ventilatori.


Consiglio numero nove: isolare stampanti laser, fotocopiatrici dagli ambienti domestici in apposite stanze ventilate. Infine, scegliere complementi di arredo adeguati: mobili in legno massello, i mobili ?etnici? possono essere trattati con sostanze chimiche che, oltre ad evitare formazione di funghi e proliferazione di batteri, si diffondono nell?ambiente domestico.


"La salute deve essere priorità ? dichiara Cinzia De Vendictis, medico anestesista, esperto in Medicina ambientale e sicurezza sul lavoro, responsabile del corso - Per questo è necessario attivare programmi di prevenzione che migliorino i livelli di conoscenza, comprensione e percezione da parte degli operatori sanitari alla popolazione dei rischi presenti negli ambienti confinati, tradizionalmente considerati "sicuri" come abitazioni, scuola, uffici, ambienti sportivi e ricreativi".


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