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Venerdì, 29 Marzo 2024
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La zona rossa non ferma i brindisi, ma occhio alla differenziata


Roma, 23 dic. - (Adnkronos) - La zona rossa cambia le modalità di consumo ma non la voglia degli italiani di brindare. Per la chiusura del 2020 CoReVe (Consorzio nazionale senza fini di lucro responsabile del raggiungimento degli obiettivi di riciclo e recupero dei rifiuti di imballaggio in vetro) rispetto allo scorso anno stima una sostanziale tenuta delle tonnellate di imballaggi in vetro raccolte grazie alla differenziata, nonostante lo stop imposto al circuito Ho.Re.Ca. (Hotel, Ristoranti, Catering). Utenze che, storicamente, fornivano una quota molto importante del totale dei rifiuti di imballaggio generati dopo il consumo.


Segno che, fa sapere CoReVe, le famiglie hanno compensato almeno in parte i volumi venuti a mancare in questi esercizi pubblici colpiti duramente dalle restrizioni e, dall’altro, che l’attenzione prestata alla raccolta differenziata in ambito domestico è in genere migliorata. "Un dato che speriamo sia destinato a ripercuotersi positivamente anche sulla qualità della raccolta differenziata visto che, mediamente, bottiglie, barattoli e conserve consumate dai cittadini, presentano minori impurità, almeno da ceramica, rispetto ai rifiuti d’imballaggio in vetro raccolti in bar e ristoranti".


Non potendo prevedere con precisione l’effetto delle restrizioni vigenti nel consumo di spumante e vino, rispetto alle 87 milioni di bottiglie consumate lo scorso anno, per queste festività - sottolinea CoReVe - ci auguriamo soprattutto che gli italiani si confermino più attenti nei conferimenti.


Con una corretta raccolta differenziata, finalizzata al riciclo, si stima che durante le feste sarà possibile risparmiare materie prime vergini, per almeno 70mila tonnellate; ridurre i consumi di energia, per oltre 60mila barili di petrolio ed evitare le emissioni in atmosfera di oltre 50mila tonnellate di CO2.


“In questo modo – spiega Gianni Scotti, presidente di CoReVe (Consorzio Recupero Vetro) - potremo dare vita a un vero e proprio Natale sostenibile, nel rispetto dei principi dell’economia circolare e della lotta agli sprechi. Gli italiani sono tra i cittadini più virtuosi d’Europa: nel 2019 il nostro tasso di riciclo si è attestato al 77,4% e contiamo di raggiungere nel 2020 il 78,3%. Un balzo in avanti che si tradurrà in maggiori risorse a disposizione dei Comuni e dunque in maggiori servizi ai cittadini: già da settembre abbiamo aumentato il nostro contributo alle amministrazioni locali e a gennaio procederemo con un ulteriore aumento. L’obbiettivo è premiare sempre di più la qualità della raccolta e raggiungere, al più presto, un tasso di riciclo dell’80%”.


“La sfida dell’economia circolare è una priorità per tutti noi – aggiunge Scotti - Il vetro è un materiale 'permanente' in grado di tornare a nuova vita all’infinito. Riciclabile al 100% senza perdere alcuna delle sue proprietà, è un esempio unico di circolarità che gli italiani dimostrano di apprezzare”.


Per raggiungere livelli di riciclo sempre più alti, CoReVe anche quest’anno rinnova il proprio appello ai cittadini a seguire alcuni semplici ma utili consigli per migliorare la qualità della loro raccolta differenziata.


Ecco cosa va correttamente conferito nel vetro: tutte le bottiglie, da quelle del vino con cui si accompagna il cenone a quelle con le bollicine di champagne e spumante con cui brindiamo al nuovo anno; vasetti e barattoli di vetro di conserve, marmellate, composte, sughi, salse, mostarde, sott’olio o sott’aceto.


Non vanno gettati insieme al vetro: le palline di Natale e le decorazioni in vetro soffiato; le lampadine e le luci con cui si illuminano gli alberi di Natale, balconi e palazzi; i calici e i bicchieri di cristallo; piatti, tazzine, ciotole, pirofile, statuette del Presepe e tutti gli oggetti di porcellana e ceramica; gli articoli in vetroceramica, tipo pyrex; borse e sacchetti di ogni tipo, utilizzati per i regali ma anche per trasportare e gettare i rifiuti.


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