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Venerdì, 29 Marzo 2024
Salute

Alimentazione: un 'check-up' contro le fake news, Forum Biagio Agnes a Roma

Analisi, prevenzione e azioni da mettere in campo per la promozione di una dieta corretta


Roma, 25 ott. (AdnKronos Salute) - Combattere la minaccia della disinformazione sulla corretta alimentazione e supportare percorsi di divulgazione corretta, accurata e convincente delle verità scientifiche. Questo l'obiettivo della seconda edizione del Forum medico-scientifico 'Un Check-Up per l’Italia' organizzato a Roma dalla Fondazione Biagio Agnes, presieduta da Simona Agnes, in concomitanza con il World Pasta Day, la giornata mondiale dedicata al piatto simbolo della dieta mediterranea.


All'appuntamento, che si è tenuto a Villa Blanc, sede della Luiss Business School, hanno preso parte autorevoli studiosi ed esperti che si sono confrontati sottolineando quanto sia necessario parlare di alimentazione nella relazione tra salute e rischio, per "educare alla consapevolezza che una corretta nutrizione sia uno strumento fondamentale di cura e prevenzione di importanti patologie". Un tema che è stato approfondito attraverso tre sessioni tematiche: inquadramento della problematica, presentazione di modelli virtuosi e tavola rotonda finale, con l’obiettivo di definire strategie d’intervento mirate e realizzabili.


"La Fondazione Biagio Agnes segue da diverso tempo le iniziative di informazione scientifica sui temi legati al mondo della salute. Si tratta di un tema a cui noi teniamo moltissimo, e oggi dedichiamo questo secondo convegno all'alimentazione - spiega all'AdnKronos Salute Simona Agnes - L'obiettivo che ci poniamo è quello di cercare di limitare e annullare l'effetto negativo delle fake news che sempre più stanno dilagando sulle nostre piattaforme digitali. Vogliamo far parlare i massimi esperti affinché possano dare certezza assoluta alla verità in tema di salute e di informazione scientifica".


Sensibilizzare i cittadini alla corretta alimentazione è oggi di fondamentale importanza - hanno evidenziato gli esperti - anche luce dei dati che riguardano i bambini italiani: il 42% dei maschi è obeso o in sovrappeso, il 38% le bambine, percentuali tra le più alte d’Europa. Non va sottovalutato poi un altro fattore: per l’Italia i costi che derivano dalle patologie connesse con l’obesità incidono per non meno di 6 miliardi di euro l’anno sulla spesa sanitaria.


"L'alimentazione è il primo determinate di salute o, se la si fa male, di malattia - ricorda il presidente dell’Istituto superiore di sanità Walter Ricciardi - Se utilizziamo cibi sani possiamo contribuire a una vita lunga e felice, se invece sbagliamo alimentazione ingrassiamo. Un italiano su dieci è obeso, uno su tre è sovrappeso. Questi due indicatori - sottolinea - sono purtroppo concausa di sviluppo precoce di patologie".


Per invertire questa tendenza, Ricciardi ribadisce quanto siano indispensabili "formazione informazione, fina da piccolissimi, all'asilo e a scuola. Poi anche le Asl e le strutture pubbliche possono fare qualcosa nel momento in cui sovrappeso e obesità si manifestano - osserva - È possibile farlo, alcune regioni lo stanno già facendo, ma dovrebbero farlo tutte. Soprattutto le regioni meridionali che sono quelle che hanno i cittadini più a rischio obesità".


Gli esperti hanno evidenziato come dall’ultima Giornata mondiale dell’alimentazione sia emersa anche un’altra valutazione rilevante su scala mondiale: oltre un quarto della popolazione (1,9 miliardi di persone) è in sovrappeso e ogni anno in 3,4 milioni perdono la vita per problemi legati all’obesità. "Un'alimentazione non corretta può determinare l'assorbimento di sostanze tossiche che aumentano la probabilità di avere tumori - avverte Paolo Marchetti, professore ordinario Oncologia medica alla Sapienza Università di Roma - Inoltre, un'alimentazione non corretta determina obesità, che è uno dei principali fattori di rischio per sviluppare ulteriori neoplasie. Nel paziente oncologico, poi, l'alimentazione gioca un ruolo fondamentale perché da un lato determina una maggiore capacità di tollerare trattamenti anche impegnativi, dall'altro predispone l'organismo a una migliore risposta a questi trattamenti".


Per il direttore generale della Luiss Guido Carli, Giovanni Lo Storto, "consapevolezza dell'alimentazione è anche avere a disposizione la possibilità di vedere, di capire come tutto nasce. Abbiamo introdotto in università da qualche anno un community garden composto da un orto biologico, un frutteto e un vigneto. In questo luoghi i nostri studenti imparano a coltivare i prodotti e ad acquisire la consapevolezza che un pomodoro matura attraverso la cura e il tempo. Grazie a questo orto sono nati poi progetti straordinari con bambini di scuole elementari e medie, con gli anziani del territorio, e con l'associazione 'Insettopia' di Gianluca Nicoletti, dove ragazzi autistici lavorano nell'orto insieme ai nostri studenti", conclude.


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