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Venerdì, 19 Aprile 2024
Salute

Biologo Bucci, 'oggi abbiamo un'arma in più'


Roma, 25 giu. (Adnkronos Salute) - Il trattamento con tocilizumab, somministrato per via endovenosa o sottocutanea, può ridurre il rischio di ventilazione meccanica invasiva o morte in pazienti con grave polmonite Covid-19. Sono le conclusioni alle quali è giunto uno studio italiano pubblicato su 'The Lancet Rheumatology'.


Si tratta di uno studio di coorte retrospettivo e osservazionale che ha incluso pazienti adulti con grave polmonite da Covid-19, ricoverati a Bologna e Reggio Emilia tra il 21 febbraio e il 24 marzo 2020, e a Modena tra il 21 febbraio e il 30 aprile 2020. Tutti sono stati trattati con la terapia standard (ovvero ossigeno supplementare, idrossiclorochina, azitromicina, antiretrovirali ed eparina a basso peso molecolare) e un sottogruppo di 316 pazienti selezionato in modo casuale ha ricevuto tocilizumab.


"Uno studio retrospettivo tutto italiano, fatto veramente bene dal punto di vista del trattamento dei fattori confondenti e dei controlli - commenta su Facebook Enrico Bucci, ricercatore in Biochimica e Biologia molecolare e professore alla Temple University di Philadelphia - ha trovato che in un gruppo di 541 pazienti con sintomi severi di polmonite Covid, di cui 316 trattati con il farmaco in aggiunta alle cure standard, si osserva che i morti si riducono a un terzo e che il rischio composto di entrare in ventilazione assistita o morire si riduce enormemente".


"Questo è il potere degli studi fatti bene - sottolinea - in cui gli effetti confondenti sono trattati e il potere statistico del campione è sufficiente. Non avevamo nulla, oggi abbiamo un'arma in più".

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