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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Salute

Coronavirus: bimbo 'paziente 1' Milano, sintomi a novembre e no viaggi precedenti


Milano, 9 dic. (Adnkronos Salute) - Quattro anni, sintomi come la tosse già dal 21 novembre, nessun precedente di viaggio segnalato. Sono le caratteristiche di quello che si configurerebbe come il nuovo paziente 1 d'Italia, secondo lo studio dell'università Statale di Milano pubblicato sulla rivista 'Emerging Infectious Diseases'. Mattia, il 38enne primo caso di Covid-19 sul suolo tricolore, diagnosticato a Codogno il 20 febbraio 2020, arriva - secondo la ricostruzione degli scienziati del Laboratorio di sorveglianza sul morbillo dell'ateneo meneghino - circa 3 mesi dopo.


Gli autori dello studio descrivono il caso nel dettaglio. Il piccolo, nel cui campione raccolto tramite tampone è stato ritrovato l'Rna del coronavirus Sars-Cov-2, "vive nei dintorni di Milano. Il 21 novembre mostra tosse e rinite, circa una settimana dopo, 30 novembre, viene portato al pronto soccorso con sintomi respiratori e vomito. L'1 dicembre sviluppa un'eruzione cutanea simile al morbillo; il 5 dicembre (14 giorni dopo la comparsa dei sintomi), viene sottoposto a tampone orofaringeo per la diagnosi clinica di sospetto morbillo", ricostruiscono i ricercatori. Negativo.


"Il decorso clinico di questo paziente, che includeva manifestazioni cutanee tardive, assomiglia a quanto riportato da altri autori. Le lesioni maculopapulari sono state tra le manifestazioni cutanee più prevalenti osservate durante la pandemia Covid-19 e diversi studi hanno notato un esordio successivo nei pazienti più giovani", sottolineano gli studiosi dell'ateneo meneghino.


L'analisi sul campione del bimbo ha mostrato il 100% di identicità alla sequenza di riferimento Wuhan-Hu-1, nonché a sequenze di altri ceppi di Sars-CoV-2 circolanti in tutto il mondo in una fase successiva. Pertanto, chiariscono gli autori dello studio, "non è stato possibile determinare con precisione l'origine del ceppo identificato".


I campioni analizzati nell'ambito dello studio sono stati raccolti tra settembre 2019 e febbraio 2020 da 39 pazienti (di età da 8 mesi a 73 anni, per una media 19,9 anni). Uno solo è risultato positivo a Sars-CoV-2 nell'esame 'a posteriori' condotto dai ricercatori su test che, nella circostanza in cui sono stati eseguiti, erano negativi al morbillo.


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