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Martedì, 16 Aprile 2024
Salute

Coronavirus: indagine, con lockdown chili in più per bimbi già in sovrappeso

Il pediatra, 'danni legati a cibi fuori pasto per noia o a spuntini davanti a uno schermo'


Roma, 27 mag. (Adnkronos Salute) - La buona notizia è che "in 2 mesi non si è spostata la percentuale dei minori in sovrappeso e obesità, ma la cattiva è che a prendere qualche chilo durante il lockdown per Covid-19 sembrerebbero essere stati proprio bambini e ragazzi già in eccesso ponderale, ovvero circa 2 milioni e 130mila giovanissimi, pari al 25,2% della popolazione di 3-17 anni". A dirlo all'Adnkronos Salute è il pediatra Italo Farnetani, docente alla Libera Università Ludes di Malta, dopo aver realizzato un'indagine telefonica su 47 pediatri presenti in ogni regione italiana.


Il quadro che emerge è che "in 2 mesi non si è spostata la percentuale dei minori in sovrappeso e obesità. Il danno del lockdown è stato soprattutto a livello del comportamento alimentare - spiega il pediatra - E' aumentata infatti l'assunzione di cibi fuori pasto o consumati mentre bambini e adolescenti erano davanti a uno schermo, oppure erano annoiati. Questo dato però va interpretato anche tenendo conto della nota reazione dei più piccoli agli alimenti: in tanti studi passati si è dimostrato che, anche se hanno a disposizione grandi quantità di cibo, come in un buffet, i bambini non si abbuffano, ma quando hanno raggiunto il senso di sazietà smettono di mangiare". Certo però che la noia e l'immobilità non hanno semplificato le cose.


D'altra parte, sempre da studi passati si è dimostrato che "le mamme che lavorano tendono a usare più cibi confezionati, mentre quelle che hanno più tempo a disposizione, come avvenuto durante il lookdown, tendono a usare i cibi freschi. Chi era in precedenza in sovrappeso oppure obeso in un'alta percentuale di casi ha incrementato l'eccesso ponderale, ma questo perché si sono amplificate le motivazioni psicologiche, familiari, gli errori alimentari che erano alla base del disordine ponderale", aggiunge Farnetani.


Attenzione però: il ricorso alle diete, talvolta anche molto radicali, è tipico di ogni anno per la prova costume e spesso 'contagia' anche le giovanissime. "Quest'anno è stato ritardato dall'incertezza della programmazione delle vacanze, ma arriverà come ogni anno, pertanto - conclude il pediatra - bisogna stigmatizzare la cattiva abitudine di ricorrere a diete incongrue e fai da te, molto dannose per tutti, ma in particolare per i giovanissimi".


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