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Giovedì, 28 Marzo 2024
Salute

Coronavirus: lo studio, con mascherine evitati oltre 78mila casi in Italia

Scienziati Usa hanno misurato impatto misure e questa si è rivelata la più determinante nella lotta a Covid


Milano, 12 giu. (Adnkronos Salute) - Che peso ha 'l'obbligo di mascherina' nella lotta al coronavirus Sars-CoV-2? Secondo uno studio pubblicato sulla rivista scientifica 'Pnas', parecchio. E a dimostrarlo è proprio il caso Italia, uno di quelli presi in considerazione dagli autori del lavoro, scienziati di diverse istituzioni Usa: "Questa sola misura di protezione ha ridotto significativamente - cioè di oltre 78mila - il numero di infezioni" nel Belpaese "dal 6 aprile al 9 maggio", hanno calcolato gli esperti. Tendenza confermata anche dall'esperienza di New York City, dove sono state evitate oltre 66mila casi dal 17 aprile al 9 maggio grazie all'uso delle mascherine.


L''effetto scudo' fotografato dimostra anche che "la trasmissione aerea" di Covid-19 "è altamente virulenta e rappresenta la via dominante per diffondere la malattia", evidenziano gli scienziati di Texas A&M University, University of Texas a Austin, California Institute of Technology e University of California San Diego. Per combattere la pandemia di nuovo coronavirus, sono state adottate varie misure, tra cui il distanziamento sociale e la copertura delle vie aeree, di naso e bocca, con le mascherine appunto.


L'analisi dei trend epidemici e degli effetti delle misure di mitigazione adottate a Wuhan in Cina, la prima metropoli a fare in conti con il nuovo coronavirus, in Italia e a New York City, dal 23 gennaio al 9 maggio 2020, ha permesso agli autori - Renyi Zhang, Yixin Li, Annie L. Zhang, Yuan Wang, e Mario J. Molina - di rilevare che "la differenza con e senza mascherina obbligatoria rappresenta il fattore determinante nel modellare le tendenze pandemiche nei tre epicentri". Altre misure, come il distanziamento sociale, da sole "sono insufficienti a proteggere" la popolazione.


Conclusione: "Indossare le mascherine in pubblico - dicono gli autori dello studio - corrisponde al mezzo più efficace per prevenire la trasmissione interumana" di Sars-CoV-2, "e questa pratica non costosa, in combinazione con il distanziamento sociale simultaneo, la quarantena e il tracciamento dei contatti, rappresenta la via probabilmente più efficace per fermare Covid-19". Con buona pace dei 'no-mask'.


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