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Martedì, 23 Aprile 2024
Salute

Covid: Oms, '83% africani ancora senza prima dose, un fallimento'

Dg, 'paghiamo mesi di nazionalismo vaccini, ora per fortuna quasi 1,2 mld dosi consegnate e prospettive 2022 positive'


Milano, 23 feb. (Adnkronos Salute) - "L'83% della popolazione africana deve ancora ricevere una singola dose" di vaccino anti-Covid. "Questo non è solo un fallimento morale, è anche un fallimento epidemiologico, che sta creando le condizioni ideali per l'emergere di nuove varianti". E' il monito ribadito dal direttore generale dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms), Tedros Adhanom Ghebreyesus, nel suo messaggio durante la 'PortsToArms Conference' sull'equità vaccinale. "Questa settimana segna un anno da quando Covax", la piattaforma nata per ampliare al massimo l'accesso alla vaccinazione anti-Covid anche ai Paesi a basso e medio reddito, "ha effettuato la sua prima consegna in Africa, in Ghana", ricorda.


"Sfortunatamente - sottolinea - il nazionalismo dei vaccini e i produttori che danno la priorità ai Paesi ad alto reddito hanno fortemente limitato il numero di vaccini che Covax è stata in grado di fornire nella prima metà dello scorso anno". Ora con questa struttura "stiamo superando molti dei vincoli di fornitura e consegna che abbiamo dovuto affrontare l'anno scorso, con quasi 1,2 miliardi di dosi di vaccino consegnate. E le prospettive di fornitura per quest'anno sono positive", evidenzia il Dg Oms. "Attraverso le dosi acquistate e donate - aggiunge - Covax si è assicurata un numero sufficiente di vaccini per raggiungere una copertura del 45% nei Paesi beneficiari entro la metà di quest'anno. Altre fonti, per esempio quelle che passano dal nostro partner Avat (African Vaccine Acquisition Trust), forniscono i mezzi per raggiungere l'obiettivo globale del 70% entro metà 2022".


Ora, prosegue, Dg Tedros, "dobbiamo rivolgere la nostra attenzione ad affrontare la questione cruciale di come trasformiamo i vaccini in vaccinazioni. Proteggere i gruppi con la massima priorità - sanitari, anziani e persone con patologie di base - deve rimanere l'obiettivo più urgente, per prevenire malattie gravi, salvare vite e salvaguardare i servizi sanitari essenziali. Stiamo lavorando notte e giorno per affrontare i colli di bottiglia che rimangono".


Il numero uno dell'Oms ricorda infine l'impegno per stabilire una produzione di vaccini a mRna in Africa: "Naturalmente l'intero processo sarebbe accelerato se i produttori fossero disposti a condividere la loro proprietà intellettuale e il loro know-how" con il mRna Technology Transfer Hub. "Sosteniamo fermamente - conclude - la proposta del Sudafrica e dell'India di una rinuncia temporanea ai diritti di proprietà intellettuale sotto l'accordo Trips per la durata della pandemia. Le flessibilità dell'accordo Trips devono essere utilizzate in caso di emergenza. Se non ora, quando? Il raggiungimento dell'obiettivo del 70%" di copertura vaccinale anti-Covid "in tutti i Paesi è cruciale per porre fine alla pandemia come emergenza sanitaria e guidare una ripresa globale inclusiva. E aiuterà anche a prevenire nuove varianti, che potrebbero essere più gravi o trasmissibili la prossima volta".


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