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Giovedì, 25 Aprile 2024
Salute

Medicina: Palermo, tra passato e futuro rinnovato il Museo della Radiologia

L'inaugurazione al Policlinico, tra i fiori all'occhiello progetto 'Art from inside'


Palermo, 26 ott. (AdnKronos Salute) - C'è il seriografo con portatubo in legno fabbricato nel 1920, un dispositivo che permetteva la ripresa successiva di una serie di radiogrammi su un'unica pellicola; oppure l'apparecchio per elettroterapia, un trasformatore di corrente realizzato nel 1932, e ancora il generatore di alta tensione da campo che risale al 1940. Sono soltanto alcune delle apparecchiature esposte nel Museo della Radiologia di Palermo, l'unico in Italia, inaugurato in una nuova veste al Policlinico universitario del capoluogo siciliano. Custodisce una collezione scientifica composta da 327 tra strumenti e apparecchi, non soltanto di radiologia. "Un vero e proprio viaggio nella storia con pezzi unici", assicurano gli esperti. "Un gioiello", insomma, non solo per studenti e studiosi.


Nel Museo della Radiologia c'è spazio anche per il progetto 'Art from inside' per l'utilizzo della diagnostica nel restauro beni culturali, realizzato da Bracco in partnership con istituzioni artistiche internazionali. Le tecnologie hi-tech sviluppate dal gruppo nel campo della diagnostica medica, in pratica, vengono applicate ai capolavori dell'arte italiana consentendo appunto di "guardare dentro le opere" e di proporre al pubblico un punto di vista nuovo.


Inaugurato nel 1993, il Museo della Radiologia dopo 25 anni di vita si rinnova e si dota di altre testimonianze dell'itinerario ultracentenario della diagnostica per immagini. L'intuizione fu di Adelfio Elio Cardinale, maestro di radiologia e oggi presidente della Società italiana di storia della medicina. "E' una accurata 'radiografia' del passato tra immagini, narrazioni e reperti museali, tale da creare un armonioso ensemble culturale che prepara il domani', afferma l'assessore regionale all'Istruzione, Roberto Lagalla.


All'interno del Museo della Radiologia c'è anche un'ampia sezione dedicata ai pannelli sulla storia dell'imaging e sul ruolo di Bracco nella sua evoluzione. La società, ha ricordato infatti Angelo Gaiani, responsabile di Bracco Imaging Italia, che ha portato i saluti della presidente e Ad del gruppo Diana Bracco impossibilitata a partecipare, "è una delle quattro aziende leader nel mondo per i mezzi di contrasto". E "la Fondazione Bracco nella sua mission ha diversi filoni principali: l'arte, la formazione dei giovani e la parità di genere. Quando abbiamo ricevuto dal professor Cardinale la richiesta di un supporto per contribuire alla rimodernizzazione del Museo l'abbiamo accolta con estremo favore e abbiamo fatto come Fondazione una erogazione".


"Dobbiamo essere estremamente orgogliosi della radiologia italiana, che è una delle migliori al mondo - ha aggiunto Gaiani - Dobbiamo andarne fieri, ne sono fermamente convinto. Come dobbiamo andare fieri dell'azienda Bracco", ricordando che la società "produce tutto in Italia: per scelta della proprietà, non abbiamo impianti di produzioni all'estero. Abbiamo una quota di mercato che rappresenta il 30% della quota mondiale ed è tutto prodotto in Italia. Noi andiamo fieri delle nostre eccellenze".


"Il legame con il passato prepara e aiuta l'intelligenza storica, condizione di ogni avanzamento culturale e civile. In estrema sintesi il Museo è un'istituzione che si incardina tra memoria e cultura - ha dichiarato Cardinale - L'archivio del futuro, diceva Vico, sta nei profondi mari della memoria e nelle sterminate antichità del passato. Sono presenti nel Museo opere e documenti di gregari i quali, come massa silenziosa e operante e come singoli, hanno lavorato per la disciplina radiologica. Molti sanno e anche quelli che sapevano molto hanno dimenticato. Molte cose furono vissute o, per lo meno, furono conservate solo nelle carte".


Durante la presentazione del nuovo Museo della Radiologia, il professore dell'Università di San Diego Maurizio Seracini ha tenuto anche una lezione magistrale su 'Dentro i segreti dell'arte attraverso le scienze'. Seracini è un medico che radiografa opere come 'La Primavera' di Botticelli o 'L'Annunciazione' di Leonardo da Vinci. Presenti alla cerimonia, oltre a Cardinale e Seracini, anche Massimo Midiri, direttore del Museo, Lagalla e il sindaco di Palermo Leoluca Orlando. Il nuovo percorso museale è stato completato dal volume 'Il Museo della Radiologia', che Cardinale ha firmato con Midiri e Roberto Lagalla.


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