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Venerdì, 29 Marzo 2024
Salute

Meningite: esperto, 'gennaio mese con più casi, vaccino eviterebbe morti'

Galli (Simit), 'coperture continuano a essere insufficienti'


Roma, 25 gen. (AdnKronos Salute) - Il numero di casi di meningite in Italia "è abbastanza stabile, mentre gennaio è costantemente il mese con più segnalazioni. Stiamo assistendo, in questi giorni, alla ripetizione di un dramma a copione fisso. Quello che rattrista è che buona parte dei decessi nei bambini avrebbe potuto essere evitata fossero stati debitamente vaccinati". Lo afferma Massimo Galli, presidente Simit, Società italiana malattie infettive e tropicali, dopo le recenti morti per sepsi meningococcica da meningococco B, fra cui il caso del bimbo di 2 anni a Bologna.


"Il recente fatto di cronaca impone di tornare su due argomenti, malattia invasiva da meningococco e vaccini. Per quanto riguarda la malattia invasiva meningococcica, va ricordato che i casi segnalati in Italia nel 2015, 2016 e 2017 sono stati rispettivamente 189, 220 e 200. Nel 2018 sono stati 198, con 18 decessi. Il numero di casi all'anno è quindi abbastanza stabile, mentre gennaio è costantemente il mese con più segnalazioni", continua l'esperto. Il Piano nazionale vaccinazioni prevede la vaccinazione per il meningococco B, il sierogruppo più frequentemente responsabile di malattie invasive (meningiti e sepsi), a partire dal terzo mese di vita e per il meningococco C dal 13° mese.


Le coperture vaccinali "continuano però a essere insufficienti. Solo il 38,5% dei bambini nati nel 2015 risultava vaccinato per il meningococco B al compimento del 24° mese di vita. Le vaccinazioni antimeningococciche sono state in un primo momento incluse, poi tolte dall'elenco delle vaccinazioni obbligatorie attualmente previste per legge in Italia e mantenute come vaccinazioni raccomandate. Evidentemente - afferma Galli - la raccomandazione non basta".


Continuando così, avverte lo specialista, "si continueranno a piangere decessi evitabili e si consentirà a sierogruppi di meningococco a più alta patogenicità di continuare a circolare, specie tra i più giovani".


"Le posizioni contrarie alle vaccinazioni, o che mascherano il rifiuto con la legittimazione della cosiddetta hesitancy (esitazione) e della valutazione caso per caso (che maschera la ricerca di pretesti per esenzioni non giustificabili), contribuiscono - dice Galli - a creare confusione e a disorientare genitori che possono incorrere in scelte sbagliate, mancando al dovere di proteggere i loro figli, con conseguenze, come si è potuto vedere, in qualche caso drammatiche".


Simit, nel ribadire i fondamenti scientifici su cui si basa l'impiego dei vaccini e nel sottolineare nuovamente "la loro fondamentale importanza come strumento di salute, pubblica e individuale", rinnova e ribadisce la propria adesione al Patto per la Scienza, ricordando in modo specifico il punto in cui si invitano "tutte le forze politiche a prestarsi a sostenere o tollerare in alcun modo forme di pseudoscienza e/o di pseudomedicina che mettono a repentaglio la salute pubblica come il negazionismo dell'Aids, l'anti-vaccinismo, le terapie non basate sulle prove scientifiche".


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