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Martedì, 23 Aprile 2024
Salute

Ricerca: ecco il segreto del grasso bruno, alleato contro obesità e diabete

L'adipe buono agisce come una 'stufa' smaltendo particolari aminoacidi, studio apre a nuove terapie


Milano, 22 ago. (AdnKronos Salute) - Scoperto il segreto del 'grasso buono', il tessuto adiposo bruno protettivo contro obesità e diabete di tipo 2. Lo svelano su 'Nature' scienziati della Rutgers University americana insieme ad altri colleghi, in uno studio che potrà favorire lo sviluppo di nuovi farmaci per il trattamento del sovrappeso patologico e della malattia del sangue dolce.


Alcuni grammi di grasso bruno si nascondono nel nostro corpo a livello di collo, clavicole, reni e midollo spinale. Questo tessuto è considerato un organo termogenico, ossia una sorta di 'stufa' interna: attivato dalle basse temperature, il grasso bruno utilizza zuccheri e grassi per produrre calore. Secondo il nuovo lavoro, aiuterebbe anche a filtrare ed eliminare gli aminoacidi a catena ramificata Bcaa (leucina, isoleucina e valina), presenti in alimenti come uova, carne, pesce, pollo e latte, ma anche negli integratori utilizzati a volte dagli atleti o da chi vuole aumentare la propria massa muscolare. In concentrazioni ematiche normali i Bcaa sono essenziali per mantenersi in buona salute, ma quando circolano nel sangue in quantità eccessive sono associati a diabete e obesità.


I ricercatori hanno osservato che le persone con grasso bruno scarso o nullo hanno una ridotta capacità di smaltire questi aminoacidi, caratteristica che le espone appunto a obesità e diabete. In particolare, gli studiosi hanno risolto un mistero vecchio più di vent'anni, spiegando cioè come i Bcaa riescono a entrare nei mitocondri, 'centrale energetica' delle nostre cellule: c'è infatti una proteina, denominata SLC25A44, che controlla la velocità con cui il grasso bruno elimina gli aminoacidi ramificati dal sangue e li usa per produrre energia e calore.


"Il nostro studio spiega il paradosso per cui gli integratori di Bcaa possono potenzialmente giovare alle persone sane, con grasso bruno attivo, ma possono essere dannosi per anziani e pazienti con obesità o diabete", afferma il co-autore del lavoro Labros S. Sidossis, docente che presiede il Dipartimento di kinesiologia e salute presso la School of Arts and Sciences della Rutgers University di New Brunswick, professore al Dipartimento di medicina della Rutgers Robert Wood Johnson Medical School.


Gli scienziati dovranno ora capire se l'assorbimento di Bcaa da parte del grasso bruno possa essere controllato da fattori ambientali come l'esposizione a temperature leggermente fredde (65 gradi Fahrenheit, circa 18°C) o ​​il consumo di cibi piccanti, oppure da farmaci. "Questo - conclude Sidossis - potrebbe migliorare i livelli di zucchero nel sangue che sono collegati al diabete e all'obesità".


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