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Mercoledì, 22 Marzo 2023
Salute

Salute, psicologo online: "Il 60% degli utenti non ha mai fatto terapia"

'Il 70% di chi contatta il servizio ha meno di 40 anni. Setting utile in alcuni ambiti'


Roma, 13 lug. (Adnkronos Salute) - ?Il 60% dei nostri pazienti non ha mai fatto psicoterapia e ci dicono che apprezzano lo scambio con una persona che sta nel loro mondo, sono infatti giovani. Il 70% ha meno di 40 anni. Ci sono lavoratori e genitori. La genitorialità e il rapporto con i figli è l?ambito dove abbiamo più richiesta. Ma il digitale è un mezzo che cambia il setting del supporto psicologico: va usato dove è dimostrato che possa funzionare. È un vantaggio che va, da un lato, a rendere accessibile il servizio, ma anche a incrociare delle esigenze?. Così Daniele Francescon, co-founder di Serenis, piattaforma digitale attiva nel sostegno psicologico, intervenendo al talk ?Covid, guerra, crisi economica... quali soluzioni per l?ansia da infodemia??, ottavo webinar promosso e organizzato da Alleati per la Salute, il portale dedicato all'informazione medico-scientifica sostenuto da Novartis.


All'incontro - moderato da Federico Luperi, direttore Innovazione e Nuovi media di Adnkronos - hanno partecipato anche David Lazzari, presidente del Consiglio nazionale dell'Ordine degli psicologi (Cnop) e Claudio Mencacci, psichiatra, co-presidente della Società italiana di neuropsicofarmacologia.


Il servizio psicologico da remoto è esploso con l?emergenza Covid, ?ma in realtà - ricorda Francescon - era presente anche prima della pandemia. La psicoterapia online si utilizza da 15 anni nei Paesi anglosassoni ed è supportata da evidenze. Questo tipo di intervento è aumentato con la pandemia".


Riferendosi ai dati citati durante l?incontro sul disagio mentale, aumentato in tuta la popolazione, ma soprattutto tra i giovani più vulnerabili, Francescon dice che la piattaforma agisce ?in un contesto in cui c?è il senso di necessità. I presupposti sono quelli di semplificare e rendere accessibile un servizio. L?esplosione che vediamo di realtà come la nostra - psicologi e psicoterapeutici che si fanno vedere, tecnicamente definiti in vetrina, o come quella di Serenis, che è più da centro medico - cavalca un trend dove il digitale può dare una mano. Dove non c?è prossimità, per esempio, questa è una soluzione?.


?Il digitale è un mezzo e non è indicato per tutti i tipo di disagio - sottolinea Francescon - non ha la stessa efficacia, ma ci sono dati ed evidenze? di dove può essere impiegato in modo utile. Varie associazioni hanno iniziato a regolare questo setting diverso, come l?American psychology association, nel 2012-13. "La pandemia - spiega - ha dato una spinta e quando si creano le opportunità, nascono le aziende che occupano lo spazio". Serve però "uno sforzo comunicativo congiunto per far passare il supporto psicologico online per quello che è, lavorare e darsi delle regole, un codice etico per evitare che si confonda un?opportunità" con un fine solo commerciale, conclude il co-fondatore di Serenis.


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