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Martedì, 19 Marzo 2024
Salute

Sanità: Coas Medici, c'è emergenza specialisti, si importeranno stranieri

Un quinto della forza lavoro 'medica' non potrà essere sostituita con le risorse umane disponibili


Roma, 21 mar. (AdnKronos Salute) - "La carenza di medici specialisti disponibili per gli ospedali è una vera emergenza nazionale cui si potrà far fronte probabilmente solo con l'importazione di medici da altri Paesi o creando i presupposti per il rientro in Italia di tanti specialisti in medicina e chirurgia che negli anni scorsi sono stati costretti ad emigrare". Lo afferma in una nota Alessandro Garau, segretario nazionale del sindacato Coas Medici dirigenti, commentando le ultime dichiarazioni provenienti dal ministero della Salute sull'allentamento dei vincoli di spesa per il personale.


"Togliere il limite alla spesa del personale potrebbe essere del tutto inutile in quanto, nella migliore delle ipotesi - aggiunge Garau - da qui al 2025 non ci saranno risorse umane sufficienti a sostituire i medici specializzati nell'ospedalità pubblica, un quinto della forza lavoro 'medica' non potrà essere sostituita con le risorse umane disponibili".


"Altra modalità di intervento - continua Garau - sarebbe quella di trattenere i medici in servizio attraverso la 'premialità', attualmente distrutta dall'erosione dei 'fondi' ad essa deputati. La mancanza di premialità e di attribuzioni di incarichi e risorse ha portato a un disagio palpabile e diffuso tra la classe medica ospedaliera, determinando precoci richieste di pensionamento e molteplici dimissioni volontarie per il passaggio ad altre forme di lavoro. La fuga dei medici della sanità pubblica è la diretta conseguenza del disagio dovuto all'assenza di dinamica salariale, turni massacranti, ordini di servizio incomprensibili e contradditori, normative inapplicate se favorevoli, applicate con puntualità se sfavorevoli".


"Anche le dichiarazioni del ministro Giulia Grillo - aggiunge Garau - sul possibile blocco dalla libera professione intramoenia per punizione contro le liste d'attesa, non fanno altro che scaldare gli animi, spingendo verso una vera e propria fuga dagli ospedali. Razionalizzare i servizi ed evitare che improvvisati manager di nomina politica possano agire indisturbati sull'organizzazione del sistema, può contribuire al salvataggio del Ssn, non certo le accuse rivolte ai medici dal ministro dalla Salute che dovrebbe forse essere il primo a capire il loro disagio e a correggere le storture ereditate da almeno 10 anni di cattiva gestione"


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