Sanità: su morbillo Abruzzo 'maglia nera', 2 volte incidenza media nazionale
Asl 2, +33% casi in 3 anni a causa del calo vaccinazioni
Milano, 5 ott. (AdnKronos Salute) - "Torna il morbillo in Abruzzo e in proporzioni maggiori rispetto al resto d'Italia, con un'incidenza più elevata nelle province di Pescara e Chieti". Lo segnala l'Asl 2 Lanciano Vasto Chieti, in base a una rilevazione effettuata dal Dipartimento prevenzione aziendale che ha monitorato la diffusione della malattia in tutto il territorio regionale nel periodo 2013-2017. In totale i casi sono stati 437: 59 nell'Asl 1 Avezzano Sulmona L'Aquila, 159 nell'Asl 2, 201 nell'Asl Pescara, 18 nell'Asl Teramo. Quasi tutte le segnalazioni sono riferite a cittadini residenti in Abruzzo (418) - riferisce una nota - con un tasso di incidenza annuo per 100 mila abitanti pari a 17,9, "più del doppio di quello nazionale" che si ferma all'8,8. Più colpite le donne: 221 a fronte di 197 maschi.
Secondo gli esperti, "il dato senza dubbio più significativo riguarda la tendenza in netta crescita: i casi registrati nel 2017 sono 252, a fronte dei 167 del 2013. Nel mezzo si colloca il 2014, con 18 casi, mentre i 2 anni successivi viaggiano con zero casi". Per Giuseppe Torzi, direttore del Dipartimento prevenzione dell'Asl 2, "non deve stupire il fatto di non aver avuto alcun evento per un certo periodo perché le epidemie di solito non sono continue. Ci sono anni di quiete, durante i quali si accumulano soggetti sensibili che poi, al primo contagio, sviluppano la patologia determinando un'impennata nel numero dei casi". I tecnici evidenziano invece "il dato più macroscopico dell'aumento dei casi del 33% a distanza di 3 anni, dimostrazione evidente dell'effetto del calo delle vaccinazioni".
Il 2013 e il 2017 risultano gli anni "epidemici", si legge, con una diffusione del morbillo maggiore nei mesi invernali e un picco massimo a marzo che poi cala negli altri mesi. Massicciamente colpiti i territori di Pescara e Chieti, dove si concentra l'82% del totale casi registrati nell'arco temporale preso in esame.
Lo studio dell'Asl 2 abruzzese indaga anche sulle collettività frequentate dalle persone che hanno sviluppato la patologia: al primo posto la scuola con 47 casi tra gli studenti e 4 tra il personale, seguita dall'ospedale con 35 casi, 16 fra i ricoverati e 19 tra il personale sanitario. "Un dato quest'ultimo - commentano gli esperti - significativo sia in rapporto all'esposizione professionale a casi contagiosi sia per il ruolo che il personale sanitario può svolgere nella catena di trasmissione ai degenti".
Quanto alla copertura vaccinale, "il 94,7% di chi ha contratto la malattia ne era sprovvisto, pur avendo ricevuto informazioni a riguardo", rileva ancora l'azienda sanitaria. Nel 44% dei casi (193) si sono verificate complicazioni che hanno colpito principalmente la fascia di età compresa tra 15 e 39 anni, con stomatite (22%) polmonite (7%), diarrea (22%) epatite (6%), mentre non è stato registrato alcun episodio di encefalite.
Il 46,5% dei casi di morbillo è stato trattato in ospedale con una degenza media di 6 giorni, mentre un ulteriore 22% si è rivolto al pronto soccorso.