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Martedì, 16 Aprile 2024
Salute

Trapianti: Cnt, su silenzio-assenso confusione social, ora info a cittadini

Presidente Centro nazionale fa chiarezza dopo decreto per regolamento su sistema informativo


Roma, 23 ago. (AdnKronos Salute) - Confusione e notizie non sempre corrette sui social network in merito al 'silenzio-assenso' per la donazione degli organi dopo la firma, nei giorni scorsi, del decreto sul Sistema informativo trapianti da parte del ministro della Salute Giulia Grillo. Lo denuncia direttore del Centro nazionale trapianti (Cnt) Massimo Cardillo, che in un video, postato sulla pagina Facebook della ministra, fa chiarezza sul tema ricordando che al momento le regole sulla donazione restano le stesse: è sempre necessario dare il proprio consenso esplicito e registrare la volontà di donare.


Nel video Cardillo ricorda che il decreto firmato da Grillo "è un atto dovuto, in quanto il Sistema informativo dei trapianti è previsto dalla legge 91/99 promulgata 20 anni fa. Ed è solo il primo passaggio per l'attuazione del silenzio-assenso. Ne mancano ancora due: la realizzazione dell'Anagrafe degli assistiti e la messa a punto di un meccanismo di notifica a tutti i cittadini italiani che debbono essere avvisati di questa possibilità, in modo tale che possano esprimere la loro volontà, positiva o negativa rispetto alla donazione".


Il direttore del Cnt evidenzia che "molti cittadini hanno già deciso. Sei milioni di italiani si sono già espressi: 5 milioni si sono dichiarati favorevoli alla donazione, un milione si è dichiarato contrario. E il sistema trapianti in Italia garantisce, in maniera assoluta, il rispetto di questa volontà espressa in vita. Il sistema, inoltre, è totalmente trasparente e prevede, in caso di non espressione di volontà, che vengano sentiti i familiari che possono opporsi alla donazione entro il tempo previsto dalla legge".


Cardillo ribadisce che il nostro sistema è "sicuro, garantito e tracciato, dalla donazione e fino al trapianto e al follow-up del paziente trapiantato". Purtroppo, però, nel nostro Paese "ci sono 10 mila pazienti in lista d'attesa, ma si può garantire un trapianto solo a un terzo di queste persone. Molti pazienti che non sono trapiantati muoiono oppure sono costretti a entrare in dialisi perché non c'è un organo compatibile che arriva nei tempi adeguati", continua il direttore del Cnt, spiegando quanto sia importante la cultura della donazione per salvare vite umane.


Anche con l'introduzione del silenzio-assenso, che permetterà di avere più organi disponibili, però "noi vogliamo che la donazione si realizzi con il consenso della famiglia. Per questo dobbiamo sforzarci per informare i cittadini dell'utilità del trapianto. Un gesto che salva la vita e non costa nulla, perché gli organi vengono donati solo dopo la morte".


E non ci possono essere timori perché, precisa Cardillo, "c'è un'assoluta garanzia che la morte viene accertata e certificata nella maniera più sicura. E' un collegio di medici che decide. Tre medici certificano. Nel modo più sicuro e universalmente accettato, secondo criteri che nessuno può mettere in discussione. La morte è la morte dell'encefalo, non va confusa con il coma. Su questo i cittadini devono ricevere la garanzia più assoluta che tutto questo viene fatto nel rispetto delle conoscenze scientifiche e delle norme".


Inoltre, continua il video, "è anche assolutamente tracciato tutto percorso di assegnazione degli organi". Tutto è trasparente. "Il trapianto - prosegue Cardillo - è una terapia gratuita che viene garantita a tutti i cittadini assistiti dal sistema sanitario nazionale. Nessuno percepisce un centesimo per donare un organo, nessuno paga un centesimo per ricevere un trapianto".


"Noi vogliamo - conclude il direttore del Cnt - che le persone comprendano il significato di tutto questo e che l'attuazione della legge sul silenzio assenso venga fatta con l'accordo dei cittadini. Nello spirito della legge 91/99, è importante che ciascuno di noi venga informato in modo che possa esprimere la loro volontà in vita. Il sistema garantirà il rispetto di questa volontà, sia essa positiva o negativa. Nessuno sarà costretto a donare gli organi se non lo vuole. Però chi deciderà di farlo deve sapere che contribuirà a salvare vite umane".


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