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Giovedì, 25 Aprile 2024
Salute

Vaccini: Iss, prevalgano interessi dei più fragili

'Problemi bimbi immunodepressi basati su scienza, non la scelta dei genitori che non vaccinano'


Roma, 8 mar. (AdnKronos Salute) - Far prevalere l'interesse dei più fragili nel dibattito sulle vaccinazioni. "La problematica relativa all'accesso ad asili nido e scuole materne, che sono servizi accessori e non scuola dell'obbligo, deve essere esaminata anche dal punto di vista scientifico. Abbiamo due esigenze: quelle dei bambini che per determinate patologie o situazioni non possono vaccinarsi, oppure se si vaccinassero avrebbero una copertura ridotta. Difficoltà obiettive, dove non si ha scelta, per motivazioni mediche provate. Dall'altra parte, abbiamo dei bambini che non sono stati vaccinati per scelta dei genitori, una scelta che però non è supportata dalla scienza". Così Fortunato D'Ancona, ricercatore dl dipartimento Malattie infettive dell'Istituto superiore di sanità (Iss), interviene nel dibattito scatenato dalla richiesta del ministro dell'Interno Matteo Salvini al ministro della Salute Giulia Grillo di intervenire con un decreto per consentire l'accesso a nidi e materne anche ai bambini non ancora in regola con le vaccinazioni dopo il termine del 10 marzo.


"La legge sull'obbligo vaccinale - ricorda all'Adnkronos Salute - ha come obiettivo quello di proteggere i soggetti fragili. Con questo non si vuole negare l'accesso ai servizi educativi in base a una scelta difficile: la scelta che devono fare i genitori è soltanto quella di vaccinare, come fa il 95% dei genitori, mamme e papà di circa 400.000 bambini l'anno. Come raccomandato non solo dal governo italiano, ma anche dall'Organizzazione mondiale della sanità (Oms)".


L'esperto, ricordando che emanare la nuova legge "è compito del Parlamento", sottolinea però che "dal punto di vista tecnico anche le audizioni nelle commissioni Sanità di molti esperti hanno ribadito l'importanza della vaccinazione e anche della scelta dell'obbligatorietà, che ha portato all'innalzamento delle coperture in quasi tutte le Regioni. Auspichiamo come tecnici che la nuova legge sia basata sulle evidenze scientifiche e garantisca un percorso di vaccinazione agevole per tutti i cittadini che ne hanno diritto e un'informazione che permetta ai genitori di scegliere in maniera consapevole".


"La bozza della nuova legge - aggiunge - vorrebbe rafforzare determinati temi che sono già presenti nell'attuale normativa, ossia la possibilità di modificare l'obbligo sulla base dell'epidemiologia", l'andamento delle curve di incidenza delle malattie nel nostro Paese. "Anche la legge Lorenzin prevede di rivalutare l'obbligo a determinate scadenze. Nella nuova legge è importante che siano chiari i criteri che possano eventualmente essere presi in considerazione per la modifica dell'obbligo". Ma, "indipendentemente dall'assetto della nuova legge, venga mantenuto il principio della tutela dei soggetti più fragili".


"Gli interventi di salute pubblica - sottolinea D'Ancona - vengono fatti considerando l'intera popolazione che si può avvantaggiare della scelta di singoli per trarne benefici comuni. Questo principio va applicato salvaguardando i soggetti fragili, senza danneggiare chi abbia deciso comunque di non vaccinarsi, per scelte proprie. Ma è chiaro che se il punto è l'accesso a un servizio accessorio come la scuola dell'infanzia, l'importanza di salvaguardare la salute di un soggetto fragile dovrebbe essere maggiore", ribadisce in conclusione.


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