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Martedì, 16 Aprile 2024
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Devi ristrutturare casa? Ci sono bonus per te

Un’opportunità da non sottovalutare per detrarre fino al 110% delle spese sostenute

Viviamo in un mondo sempre più orientato verso la sostenibilità in tutte le sue declinazioni: dall’elettrificazione della mobilità su strada, agli appelli lanciati dalla Thunberg e dalle superstar di Hollywood in favore dell’ambiente, fino alle misure prese in un altro settore che incide profondamente sull’ambiente: l’edilizia.

In Italia, a tal riguardo, in questi mesi si è tanto parlato del Superbonus 110%, un’agevolazione prevista dal Decreto Rilancio che consente di detrarre fino al 110% delle spese sostenute dal 1 luglio 2020 al 31 dicembre 2021 per specifici lavori di ristrutturazione edilizia

Il Superbonus 110% riguarda interventi di efficientamento energetico e di misure anti-sismiche, di installazione di impianti fotovoltaici o relativi alle infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici negli edifici ed è una misura che corre parallela ad altri bonus simili sempre attivi in ambito edilizio, relativi a interventi di riqualificazione energetica e recupero del patrimonio edilizio, che prevedono un’ampia gamma di detrazioni inferiori al 110%.

Superbonus 110%: tre possibili soluzioni per chi deve ristrutturare casa

Per approfittare del Superbonus 110% (e similmente dei bonus minori) si può ricorrere a tre soluzioni alternative: 

    • si può decidere di spalmare la detrazione del 110% nelle dichiarazioni dei redditi dei 5 anni successivi (10 anni per i bonus minori), ottenendo negli anni più di quanto si sia effettivamente speso.
      
    • si può chiedere al fornitore uno sconto in fattura immediato del 100% (e non del 110%), eseguendo, di fatto, i lavori gratis. Il fornitore potrà poi richiedere, a sua volta, una detrazione del credito d’imposta pari al 100% dei lavori eseguiti o cedere il suo credito d’imposta a terzi.
      
    • si può optare, infine, per la cessione del proprio credito d’imposta, pari alla detrazione spettante del 110%, a terzi, solitamente rappresentati da banche o finanziarie. Un modo questo per ottenere una liquidità immediata necessaria per pagare gli interventi senza dover attendere 5 anni ma, anche in questo caso, superiore alla spesa sostenuta. 

Tra le tre opzioni, la terza può essere sicuramente la più complessa da comprendere per chi non è avvezzo al linguaggio tecnico tipico delle banche o del fisco. Ma è pur sempre un’opportunità che vale la pena comprendere e, se necessario, sfruttare, soprattutto per chi non vuole o non può attendere 5 anni per vedersi rimborsato. 
 

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Cessione del credito a terzi: un esempio pratico

In questo ci viene in aiuto Fineco, con due proposte dedicate ai propri correntisti alle prese con ristrutturazioni o ammodernamenti di proprietà immobiliari.

Per chi decidesse di usufruire del Superbonus 110% scegliendo la terza opzione, Fineco rimborserà 105 € ogni 110 € di credito fiscale. Che significa? Che se il costo totale dei lavori fosse 100.000 €, il nostro credito fiscale, dato dal Superbonus, ammonterebbe a 110.000 € (pari al 110% delle spese sostenute) e Fineco verserebbe al correntista 105.000 €, arrivando a coprire il 95,45% del bonus di 110.000 € che si sarebbe ottenuto con la detrazione spalmata in 5 anni in dichiarazione dei redditi. A fronte di quei 5.000 € andati “perduti”, il vantaggio per chi effettua i lavori sarebbe ovviamente il poter disporre di liquidità immediata, comunque superiore del 5% rispetto alle spese sostenute.

Stesso discorso e calcoli simili, ma con cifre diverse, valgono ovviamente per chi intende usufruire dei bonus con detrazione inferiore al 110%. In questi casi, Fineco rimborserà 85 € ogni 100 € di credito fiscale con recupero in 10 anni.

Come chiedere un finanziamento grazie alla cessione del credito d’imposta

Fineco offre dunque un’opzione che si pone a metà strada tra le altre due previste (sconto del 100% o detrazione del 110% in 5 anni), aggiungendo oltretutto alla proposta un ulteriore possibilità tutta da valutare con i consulenti Fineco: chi decidesse di cedere il proprio credito d’imposta, infatti, se avesse bisogno di un finanziamento per portare a compimento i lavori, potrà richiedere alla banca il fido Cessione del Credito per un importo fino a 25.000 € con TAEG al 2,5%.

Ovviamente, se tutto questo sembra, alle orecchie di noi comuni mortali, qualcosa di molto complicato o difficile da comprendere e mettere in pratica, Fineco ci viene incontro anche qui, grazie a un accordo stipulato con Ernst & Young e CRIF, che daranno ogni genere di supporto gratuito nel seguire tutte le procedure e attività amministrative e fiscali necessarie per portare a termine con successo la cessione del credito d’imposta alla banca.

Insomma, Fineco c’è ed è meglio approfittarne, fai tutto semplicemente online e paperless, perché un Superbonus così non si era mai visto.

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