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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Combattere la povertà: la fondamentale sinergia tra associazioni e privati

A Trastevere ristrutturata la mensa della Comunità di Sant’Egidio

Il report annuale di Istat evidenzia come il reddito disponibile delle famiglie consumatrici nel 2020 è sceso di 32 miliardi. La povertà è di nuovo in forte crescita e riguarda ormai oltre due milioni di famiglie, con il Sud che registra ancora l’incidenza più elevata. I cittadini soffrono un peggioramento delle condizioni economiche della propria famiglia nel 20,5% dei casi e più di una persona su cinque ha difficoltà a far fronte agli impegni economici.

Inoltre, sempre secondo i dati Istat, cresce anche la quota di italiani che devono contare sull’aiuto di amici o parenti per far fronte in alcuni casi al proprio sostentamento, in altri per trovare un posto dove dormire e lavarsi. La crisi economica prima e la pandemia dopo hanno aumentato il fenomeno della povertà, risucchiando nel vortice anche persone che non vi erano mai entrate prima. 

L’importanza del volontariato e dei suoi finanziatori

Il disagio sociale si acuisce a maggior ragione nelle città. A Roma, per esempio, il 40% della popolazione raggiunge a malapena un reddito di 15mila euro all’anno. Per questo, tra i nuovi poveri rientreranno anche quelli che hanno perso il lavoro durante la pandemia e tutta la fascia degli ‘invisibili’, cioè stranieri irregolari e lavoratori in nero.

Se la politica e le istituzioni non riesco a intervenire in maniera strutturale per arginare un problema come la povertà, sempre più diffuso, un aiuto importante e fondamentale arriva dalle associazioni di volontariato e dai privati che le sostengono e finanziano. Se oggi molti concittadini in difficoltà possono trovare un pasto caldo, indumenti nuovi e calore umano è soprattutto merito di questa rete. 

È il caso della Comunità di Sant’Egidio e delle sue mense e centri di aiuto: il problema del cibo è infatti tra i più drammatici e riguarda specialmente più le grandi città. Nelle mense viene gratuitamente servito un pasto caldo a chi non può permetterselo in un’atmosfera familiare, che dona calore e amicizia, tanto necessari a persone spesso bisognose oltre che di sostegno materiale, di relazioni umane.

Il sostegno di Todis alla Comunità di Sant’Egidio

Nei centri si distribuiscono generi alimentari di ogni tipo, ma anche vestiario e biancheria. Inoltre, esiste un servizio docce e una lavanderia, fondamentale in molti casi per garantire alle persone la massima dignità. A sostenere – con mezzi e fondi – la Comunità di Sant’Egidio sono anche i privati, come fa Todis, insegna di supermercato monomarca che dal 2007 supporta la Comunità con donazioni dirette e iniziative a sostegno delle persone in difficoltà: per esempio attraverso il recupero delle eccedenze alimentari; le “Spese Sospese”, in cui a donare sono i clienti negli oltre 260 negozi del Centro-Sud Italia (chi vuole partecipare può acquistare un prodotto tra zucchero, carne e tonno in scatola, legumi, cereali, sughi, biscotti, merendine, prodotti per l’igiene e riporlo nel carrello di raccolta all’ingresso).

In particolare, Todis, attraverso la campagna solidale Da Todis non si butta nulla ha confermato il suo impegno nei confronti della Comunità di Sant’Egidio a Roma: nella mensa di Via Dandolo a Trastevere sono ufficialmente operativi i locali ristrutturati e rimessi a nuovo, insieme con l’impianto di climatizzazione. In questo luogo si distribuiscono i pasti alle persone in difficoltà e chi è munito di certificato vaccinale può sedersi a tavola in un luogo caldo e accogliente.

Nel solo 2020 Todis, in collaborazione con i volontari della Comunità, ha donato un ingente quantitativo di beni alimentari alle famiglie in difficoltà di Lazio, Sicilia, Campania, Puglia e Toscana. Mentre per quanto riguarda i lavori di ristrutturazione a Trastevere sono stati devoluti 50mila euro.

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