Yara, la moglie di Bossetti: "Il killer è ancora libero"
Per la prima volta dall'arresto del marito Massimo Bossetti, Marita Comi compare davanti alle telecamere nello studio di Matrix
Per la prima volta dall'arresto del marito Massimo Bossetti, Marita Comi compare davanti alle telecamere nello studio di Matrix
La miniserie di due puntate, dal titolo "Ignoto 1", è prodotta da Taodue e sarà trasmessa da canale 5. "Non è la storia dell'omicidio - spiegano gli sceneggiatori - ma dell'indagine su quella morte"
Il 26 novembre 2010, giorno della scomparsa della piccola Yara, Massimo Bossetti non era in cantiere. Lo ha stabilito la perizia sui suoi spostamenti, realizzata acquisendo i tracciati del telefono cellulare. Il documento smentisce dunque la tesi del muratore
Un problema tecnico allunga i tempi sulla richiesta di scarcerazione di Massimo Giuseppe Bossetti, il carpentiere di 43 anni in carcere per l’omicidio di Yara Gambirasio
La difesa ha chiesto che sia nuovamente prelevato il Dna trovato sul corpo di Yara Gambirasio che le analisi attribuiscono a Massimo Bossetti. Presentata un'istanza di scarcerazione
Il carpentiere di Mapello in cella per l'omicidio di Yara Gambirasio avrebbe chiesto agli inquirenti di essere sottoposto alla macchina della verità. E continua a negare un suo coinvolgimento
Gli avvocati del presunto killer di Yara Gambirasio hanno presentato la richiesta affinché i tre bambini di Massimo Giuseppe Bossetti possano varcare il cancello del carcere di Bergamo per abbracciare il loro papà. E intanto emergono stralci dell'interrogatorio: "Yara uccisa per vendetta contro suo padre"
Una fonte della procura a News Mediaset: "Una telecamera riprende un passaggio insistente di Bossetti nei luoghi frequentati da Yara". Le immagini, incrociate coi dati delle celle telefoniche, metterebbero nei guai il muratore
E' finito l'interrogatorio del presunto killer di Yara Gambirasio. Gli avvocati: "Ha confermato di non avere mai conosciuto Yara, non ha fatto altri nomi e continua a proclamarsi innocente"
Gli inquirenti sono certi: "Bossetti ha agito da solo". Sotto la lente di ingrandimento dieci cellurali, il furgone e gli indumenti "di colore rosso". La moglie: "Mio marito non è un assassino, gli credo"
A sorpresa l'avvocato d'ufficio del muratore bergamasco da martedì è affiancato da Claudio Salvagni, ex investigatore della procura di Como, nome molto noto negli ambienti. Dopo il dna gli inquirenti stanno lavorando sui filmati ripresi dalle telecamere del distributore di benzina
Massimo Giuseppe Bossetti si confessa con il suo legale: "Avvocato le spiego perché hanno trovato il mio dna sul corpo di Yara, sono questi i motivi che mi scagionano". Ma il suo furgone era vicino casa dei Gambirasio nel giorno della scomparsa
Marita Comi, la compagna del presunto killer di Yara, parla con gli inquirenti: "Non ricordo quella sera. Massimo era quello di sempre, il marito dedito alla famiglia e ai figli. Non è un assassino"
Il procuratore di Bergamo accelera: "Possibile giudizio immediato per Bossetti". Ma l'accusa già vacilla: l'unica prova vera - per quanto importante - resta la traccia di Dna. Manca l'arma del delitto e il movente e i tabulati telefonici non dicono tutto
Massimo Bossetti motiva la sua presenza assidua nel paese della piccola Yara dicendo che lì vivono il fratello Fabio e il commercialista. Ma entrambi, sentiti dagli investigatori, frenano. Intanto gli inquirenti studiano gli ultimi sms della ragazza