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Venerdì, 19 Aprile 2024
La proposta

Perché il 17 marzo può diventare festa nazionale

Una proposta di legge ad hoc è stata presentata da Fratelli d'Italia. Idea già anticipata dal presidente del Senato Ignazio La Russa nel giorno della sua elezione. Cosa significa questa data

Il 17 marzo sia festa nazionale. Questa la proposta di legge annunciata oggi da Fratelli d'Italia nel corso di una conferenza stampa insieme a Gioventù Nazionale alla quale hanno partecipato il responsabile dell’organizzazione Giovanni Donzelli, i capigruppo di FdI alla Camera e al Senato, Tommaso Foti e Lucio Malan e il presidente di Gioventù Nazionale Fabio Roscani. "Oggi come Fratelli d’Italia e insieme a Gioventù Nazionale - dice Donzelli - intendiamo ufficializzare il nostro impegno per rendere il 17 marzo una ricorrenza nazionale. Il giorno della proclamazione dell’Unità d’Italia infatti, è il momento fondante dei nostri valori comuni che permette a tutti di sentirsi rappresentati come figli di questa Nazione".  

"È una proposta importante, perché il 17 marzo è una data unificante, in cui tutti possiamo riconoscerci - prosegue il capogruppo di Fratelli d’Italia al Senato Lucio Malan - .Una proposta che colma un vuoto, infatti tutte le nazioni di recente indipendenza o unificazione, festeggiano la loro data simbolo. E anche noi vogliamo affermare l’importanza della meravigliosa Nazione che amiamo con una data dedicata alla nascita della sua Unità".  

Il capogruppo alla Camera Tommaso Foti, ricordando il 150esimo anno dell’unità d’Italia come momento magico di partecipazione per tutti i cittadini, ribadisce come "Fratelli d’Italia abbia sempre ritenuto la data dell’Unità d’Italia una data fondamentale, motivo per cui renderla festa nazionale non sia più un atto rinviabile ma debba fungere da collante per essere patrioti sempre più uniti. Una festa che racchiude un mondo nel quale gli italiani si riconoscono in idee e valori".  

L'idea di rendere il 17 marzo festa nazionale era stata ventilata dal presidente del Senato Ignazio La Russa, il giorno in cui ha assunto la presidenza di Palazzo Madama. La Russa lo aveva fatto in risposta alle parole della senatrice Segre che, presiedendo la seduta, aveva sottolineato a sua volta l'importanza di "riconoscendosi coralmente nelle festività civili, ritrovandosi affratellate attorno alle ricorrenze scolpite nel grande libro della storia patria" citando 25 aprile, il primo maggio e il 2 giugno.  "Mi piacerebbe molto - dice oggi La Russa - se alla Camera o al Senato questa proposta di legge venisse sottoscritta da tutti i parlamentari o almeno da molti di maggioranza e opposizione".  

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