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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Stop (graduale) al finanziamento pubblico ai partiti

Nel ddl previste la detrazione fiscale per le erogazioni volontarie, la destinazione del 2 per mille e la concessione gratuita di spazi. Ma solo per le formazioni che abbiano uno statuto. Tra i provvedimenti approvati dal consiglio dei ministri anche il bonus sulle ristrutturazioni edilizie

ROMA - Il Consiglio dei ministri ha approvato il disegno di legge per l'abolizione del finanziamento pubblico ai partiti e ha dato il via libera al decreto di proroga del bonus fiscale per l'efficienza energetica degli edifici e del bonus sulle ristrutturazioni edilizie in scadenza a fine giugno.

Erogazioni volontarie con detrazioni del 52% per gli importi fra i 50 e i 5.000 euro e del 26% per tutti gli altri fino a un massimo di 20mila; destinazione volontaria del 2 per mille; concessione gratuita di spazi (anche tv) e servizi. Questo il sostegno ai partiti previsto nel ddl approvato dal Consiglio dei ministri. I partiti che non adotteranno uno statuto, con criteri di trasparenza e democraticità, non potranno essere ammessi ai benefici.

Quelli previsti dal disegno di legge saranno gli unici canali di sostegno ai partiti. L'abolizione del finanziamento pubblico sarà graduale e spalmata nell'arco di tre anni: verrà ridotto al 60% il primo anno, al 50% il secondo anno e al 40% al terzo anno, per poi essere abolito del tutto.

Il ministro Nunzia De Girolamo precisa però che "c'è una riserva su tutto", rispondendo a chi le chiede una previsione sull'anno fiscale di entrata in vigore del ddl sul finanziamento dei partiti. "Non è stato fissato - spiega -. C'è una discussione in atto, c'è una riserva. Sarà il Parlamento a decidere".

Il Consiglio dei ministri, parallelamente, ha anche approvato la proroga del bonus fiscale per le ristrutturazioni e per il risparmio energetico, che continueranno a valere almeno fino al 31 dicembre. L'aliquota dell'ecobonus (che è stato prorogato per sei mesi per i privati e per un anno per i condomini) è stata inoltre aumentata: sarà detraibile il 65% invece dell'attuale 55%. Inizialmente la bozza indicava una quota del 75%, ma la proposta non è stata accolta dal ministro dell'Economia, che ha chiesto l'abbassamento al 65%. Il bonus per le ristrutturazioni al 50% riguardera' anche gli arredi fissi (cucine, armadi a muro, bagni) e i lavori per l'adeguamento alle norme antisismiche.

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