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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Aborto, disegno di legge firmato da Gasparri già in Senato: "Smantella la 194"

Il Ddl presentato da Forza Italia vuole modificare il Codice civile, ma ce ne sono altri: spunta un altra proposta contro la "maternità surrogata", Gasparri: "Lo presento a ogni legislatura"

Il centrodestra all'attacco dell'aborto. A firma di Maurizio Gasparri, senatore di Forza Italia, sono stati depositati dei disegni di legge in Senato sul tema dell'aborto e della maternità in generale. Per alcuni esponenti dell'opposizione il ddl a firma di Gasparri vuole "smantellare" la legge N.194 del 1978 sull'interruzione volontaria di gravidanza.  

Cosa dice il Ddl Gasparri sull'aborto

Al Senato è stato depositato un disegno di legge a firma di Maurizio Gasparri per la modifica dell'articolo 1 del codice civile in materia di "riconoscimento della capacità giuridica del concepito", per riconoscerla ancor prima della nascita. L'articolo 1 del codice civile dice che: "La capacità giuridica si acquista dal momento della nascita. I diritti che la legge riconosce a favore del concepito sono subordinati all'evento della nascita". Il ddl di Gasparri, invece, punta al riconoscimento della capacità giuridica prima della nascita, già al momento del concepimento.

Cosa dice il Ddl Gasparri contro l'aborto e la legge 194

Le reazioni dell'opposizione sono state veementi, soprattutto da parte delle donne: "Un pezzetto per volta, si torna indietro di decenni. La destra non perde tempo: ha iniziato oggi chiedendo di riconoscere giuridicamente il nascituro. Un attacco alla Legge 194, alla libertà, all'auto determinazione, alla salute delle donne", ha commentato la capogruppo del Partito Democratico alla camera Debora Serracchiani.

Critiche arrivano anche dal Movimento 5 Stelle, con Chiara Appendino: "Non si è ancora insediato il governo e Gasparri ha già depositato una proposta di legge contro l'aborto. In campagna elettorale giocavano con le parole, ora scherzano con il fuoco. Non sarà la politica ad opporsi a questi passi indietro ma l'Italia", assicura.

Il commento di Carlo Calenda sul ddl presentato da Gasparri in Senato contro l'aborto

"Sappiano a destra che non ci lasceremo prendere in giro da nessuno e nessuna: difenderemo la legge 194 da qualsiasi tentativo di svuotarla, di renderla inapplicabile o illegittima", afferma Marilena Grassadonia responsabile Libertà e Diritti di Sinistra Italiana. "Come previsto, la prima mossa della destra in questa nuova legislatura è mettere i diritti delle donne nel mirino. La proposta di legge depositata al senato da Gasparri contro l'aborto rappresenta solo il primo tentativo di abbattere le conquiste di questi anni. Come +Europa ci opporremo dentro e fuori il parlamento, a difesa di tutte e di tutti", sottolinea Riccardo Magi di + Europa.

Gli altri Ddl sulla maternità

 In soli cinque giorni di legislatura, sono già state depositate alla Camera oltre 300 proposte di legge e poco meno di 200 al Senato. E i temi dell'aborto, maternità e natalità sono ricorrenti: sempre a firma di Gasparri c'è il testo sull'introduzione del reato di "maternità surrogata" e l'istituzione della "Giornata della vita nascente". Il neo rieletto capogruppo della Lega a palazzo Madama, Massimiliano Romeo, ha invece depositato il ddl sulle "Disposizioni per la tutela della famiglia e della vita nascente".

Gasparri: "Ripresento il Ddl a ogni legislatura"

"Il disegno di legge sui 'diritti del concepito' lo presento da tempo all'inizio di tutte le legislature, è un impegno morale che avevo preso con Carlo Casini del movimento per la vita, che fu a lungo deputato Dc e che è scomparso alcuni anni fa", ha detto Gasparri commentando le reazioni dopo la presentazione del ddl a sua firma contro l'aborto.

"Mi farebbe piacere una discussione serena su questi temi - ha aggiunto il senatore di Forza Italia - Che avesse almeno come obiettivo la applicazione dell'intera legge 194, che non va abolita, ma che andrebbe rispettata in tutte le sue norme. Parlare della vita sarà lecito o no? Ripresento sempre questa proposta sperando che prima o poi si possa discutere con serenità di questi temi. Nessuna imposizione ma nessuna fuga davanti a questioni di cui comprendo la rilevanza, la delicatezza e la complessità. La mia speranza è che almeno, come hanno detto più volte Meloni, Tajani, Salvini, si arrivi alla piena e non parziale applicazione della 194". Più volte, in campagna elettorale la stessa Giorgia Meloni aveva ribadito la sua volontà di fare rispettare la legge 194 sull'interruzione volontaria di gravidanza.

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