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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Migranti, Strasburgo accusa l'Europa che non accoglie: "Ricollocato un solo minore su 5mila"

Il parlamento europeo critica la passività e le lentezze dei Paesi dell'Unione europea, che finora hanno accolto "soltanto un minore non accompagnato su cinquemila". L'intero piano sta fallendo, lo dicono i numeri. A parte Italia, Grecia e Germania, nel resto del "vecchio continente" si vedono pochissimi sprazzi di solidarietà

Il tema migranti è sempre di strettissima attualità. Il parlamento di Strasburgo critica la passività e le lentezze dei Paesi dell'Unione europea, che finora hanno accolto "soltanto un minore non accompagnato su cinquemila". 

L'intero piano di ricollocazione profughi sta fallendo, lo dicono i numeri secondo Strasburgo. Al 27 aprile erano stati ricollocati 17.903 richiedenti asilo: 12.490 dalla Grecia e 5.920 dall'Italia. "Un dato - scrivono i promotori della risoluzione ad hoc - che equivale ad appena l'11 per cento degli obblighi assunti".

Sono esclusi dal programma di accoglienza solidale Italia, Grecia e Germania che - come nota oggi Repubblica - fanno già il possibile nella gestione del fenomeno. In quanto paesi di arrivo sono loro a dover essere aiutati nel controllo dei flussi da tutti gli altri. 

Nel resto d'Europa si vedono pochissimi sprazzi di solidarietà. Soltanto Finlandia e Malta rispettano gli obblighi. Ed Helsinki è l'unica a farlo "sistematicamente" per il capitolo doloroso dei "minori non accompagnati".

C'è chi si oppone fermamente e apertamente all'accoglienza: ad esempio Ungheria e Slovacchia rifiutano la ricollocazione e hanno portato la commissione Ue davanti alla Corte europea di giustizia. Austria, Polonia e Repubblica Ceca sono fra i Paesi che fanno di meno. "Ma la maggior parte degli stati membri è ancora molto in ritardo, sebbene si siano registrati alcuni progressi".

Alcuni Stati membri utilizzano criteri restrittivi e discriminatori nel rifiutare le quote di accoglienza. Ricollocano soltanto le madri sole o escludono richiedenti di alcune nazionalità, ad esempio gli eritrei. Al 7 maggio scorso la Grecia si era vista respingere 961 persone che avevano i requisiti per essere trasferiti altrove.

Il Consiglio europeo si è impegnato a garantire il traguardo di 160 mila ricollocazioni, ma siamo lontanissimi dal risultato. L'Europarlamento invita gli stati a dare la priorità ai minori non accompagnati e ad altri "richiedenti vulnerabili". Si chiede quindi almeno di cancellare dalle statistiche lo scandaloso "1" che riguarda la drammatica situazione dei bambini giunti in Italia.

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Il parlamento di Strasburgo chiede alla commissione di partire davvero con le sanzioni. Così come scattano per i decimali di sforamento del deficit (la manovra correttiva chiesta da Bruxelles all'Italia è per l'0,2 per cento), la procedura d'infrazione adesso va avviata anche per chi non rispetta il programma sui migranti. "Se i paesi non incrementeranno rapidamente le loro ricollocazioni, i poteri della commissione vanno usati senza esitazione", si legge nella mozione.

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