rotate-mobile
Martedì, 23 Aprile 2024
Politica

Porto sicuro e prima accoglienza: l'intesa europea sui migranti è possibile

Il prossimo 23 settembre dovrebbe svolgersi l'incontro tra quattro ministri dell'Interno europei: vicina l'intesa sul meccanismo automatico di ricollocazione, per quote prefissate. Ocean Viking, Nicola Zingaretti: "Quella nave per me deve entrare, senza se e senza ma"

Che l'unica soluzione a medio termine possa arrivare solo a livello europeo è un dato di fatto. Il prossimo 23 settembre, a Malta, dovrebbe svolgersi il mini-summit sul tema migranti tra quattro ministri dell'Interno europei (Italia, Malta, Francia e Germania). L'informazione è ancora ufficiosa. Alla riunione parteciperanno anche Finlandia (presidenza di turno del Consiglio dell'Ue) e la Commissione europea. L'obiettivo è siglare un patto e presentare il «Temporary predictive riallocation program». Di che cosa si tratta? E' un Programma temporaneo e predefinito per le riallocazioni dei migranti salvati sulla rotta del Mediterraneo Centrale.

Secondo le rivelazioni della Stampa "il punto su cui i quattro governi hanno negoziato è un meccanismo automatico, per quote prefissate, che approfitta di un cavillo nel Regolamento di Dublino. E allora: quando ci sarà la prossima emergenza con una nave umanitaria (generalmente sono Ong francesi o tedesche), Francia e Spagna in quanto Paesi di bandiera chiederanno a Italia e Malta di fornire i loro porti come «punti sicuri di sbarco», senza che per questo italiani e maltesi dovranno farsi carico di tutto quel che segue". In concreto, sbarco e prima accoglienza devono essere garantiti, ma a tempo, per un limitato numero di giorni o settimane: "Il porto sarà indicato e seguirà una prima accoglienza, ma con l'accordo che nel giro di un mese, tassativamente, tutti gli sbarcati siano accolti altrove. Per il momento, sia il governo francese, sia quello tedesco si sono impegnati a prendersi il 25% degli sbarcati. Ma per Italia e Malta non è ancora sufficiente. E perciò il programma non dovrebbe essere operativo fintanto che il 100% degli sbarcati non avrà una destinazione sicura". Si tratta ancora.

Migranti, Giuseppe Conte: "Obiettivo è modificare Dublino"

Sul tema dei migranti il governo sarà impegnato a "lavorare per modificare al più presto il regolamento di Dublino" ha detto il premier Conte ieri in Senato. "Il tema dell'immigrazione - ha precisato - è un tema su cui questo governo ha già chiarito che lavorerà su un piano multilivello: intensificheremo la cooperazione con i Paesi di origine, lavoreremo con i Paesi di transito, lavoreremo per contrastare i traffici illeciti, lavoreremo per contrastare l'immigrazione clandestina, perchè uno stato sovrano ha diritto a regolamentare l'accesso, ma anche per consentire una più completa integrazione di chi ha diritto a stare nel nostro Paese, e per rafforzare il meccanismo dei rimpatri e allargare lo specchio. Abbiamo pochi accordi e dobbiamo concluderne molti altri e per questo ho prospettato questo tema alla Commissione trovando grandi aperture".

Alan Kurdi: a Malta gli ultimi 5 naufraghi

Gli ultimi cinque naufraghi rimasti a bordo della nave Alan Kurdi della ong Sea eye hanno lasciato ieri sera l'imbarcazione per raggiungere l'isola di Malta. La conferma arriva dalla stessa ong. "La sesta missione di Alan Kurdi finisce oggi", scrive su Twitter.  I naufraghi saranno trasferiti in altri paesi dell'Unione Europea. A renderlo noto è stato il governo maltese: "Due paesi Ue prenderanno i migranti che si trovano a bordo. Dopo colloqui con la Commissione Europea, Malta ha deciso di partecipare ad una soluzione europea che sbloccasse l'impasse offrendo la possibilità dello sbarco".

Ocean Viking, Nicola Zingaretti: "Quella nave per me deve entrare"

Stallo invece sulla Ocean Viking. "Le 34 persone trasferite dalla barca a vela Josefa sulla Ocean Viking a 60 miglia a largo delle coste libiche in mezzo a una forte tempesta stanno riposando. Abbiamo nuovamente richiesto un porto sicuro per sbarcare gli 84 sopravvissuti". Così, la ong Sos Mediterranee. I naufraghi erano su un gommone alla deriva. La nave di Sos Mediterranee e Msf ha già chiesto l’assegnazione di un porto sicuro, ma fino ad ora non ha avuto alcuna risposta né dalla sala operativa di Tripoli, competente nella zona in cui è avvenuto il soccorso, né da Italia e Malta.

"Quella nave per me deve entrare, senza se e senza ma". Così il segretario Pd Nicola Zingaretti a DiMartedì su La7. Una svolta potrebbe arrivare nelle prossime ore.

Migranti, appello di Amnesty al governo M5s-Pd

Fermare la campagna di criminalizzazione della solidarietà e di chi difende i diritti umani, rivedere le politiche sulle migrazioni, stop a discriminazioni e abusi nei confronti delle categorie più deboli, ridurre le diseguaglianze sociali e di genere, affrontare in maniera seria e strutturata gli effetti del cambiamento climatico, ridurre gli armamenti e cercare la verità sull'omicidio di Giulio Regeni. Sono alcune delle richieste che Amnesty International Italia rivolge al nuovo governo.

''Le nostre richieste, dalla cessazione della criminalizzazione della solidarietà e degli attacchi al sistema dell'immigrazione e dell'asilo al contrasto all'odio; dal ripristino di spazi di libertà alla protezione dei diritti economici e sociali; dall'adozione di una politica responsabile in materia di trasferimenti di armi fino a uno sforzo serio per chiederà verità per Giulio Regeni, riguardano temi e problematiche su cui le politiche del precedente governo si sono dimostrate insufficienti, in molti casi pericolose o, come nel caso del cambiamento climatico, vaghe e indefinite'', spiega Gianni Rufini, direttore di Amnesty International Italia. ''Se quelle politiche hanno conosciuto una battuta d'arresto, gran parte del merito va certamente a tutte le persone che, in mare come in terra, nei piccoli centri come nelle grandi città, si sono messe concretamente di traverso, protestando pacificamente, sfidando provvedimenti illegali e proponendo narrazioni opposte al clima d'odio -sottolinea Rufini-. L'azione della società civile è stata di gran lunga la più impattante e significativa per contrastare le politiche di odio e discriminatorie, messe in atto da diverse forze politiche negli ultimi anni. Se il nuovo governo accoglierà le nostre richieste, potremo dire di essere di fronte a un forte cambiamento di rotta. È ciò di cui c'è disperatamente bisogno''.

Migranti, se 5 naufraghi diventano un caso politico la svolta è molto lontana

migranti ansa archivio-2

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Porto sicuro e prima accoglienza: l'intesa europea sui migranti è possibile

Today è in caricamento