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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica

Migranti, il vertice Ue si sblocca solo all'alba: tutti i punti dell'accordo

I 28 leader hanno trovato un'intesa sulle conclusioni del Consiglio europeo, inclusa l'immigrazione. Il premier Conte: "L'Italia non è più sola"

L'accordo è stato raggiunto, dopo un'intera notte di trattative. Accordo alle prime luci dell'alba a Bruxelles sui migranti. "I 28 leader hanno trovato un'intesa sulle conclusioni del Consiglio europeo, inclusa l'immigrazione", scrive su Twitter il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk. "Da questo Consiglio europeo esce un'Europa più responsabile e più solidale. L'Italia non è più sola", ha detto uscendo dal palazzo del Consiglio intorno alle 5 del mattino il premier Giuseppe Conte.

Accordo raggiunto sui migranti

Che cosa prevede l'accordo? Conte ha illustrato "i punti più salienti del testo" delle conclusioni. "E' passato - ha spiegato - il principio che il tema della regolazione e della gestione dei flussi migratori deve essere affrontato mediante un approccio più integrato, come avevamo richiesto, che riguardi la dimensione interna, quella esterna e il controllo delle frontiere, all'articolo uno". "Ancora all'articolo uno - ha continuato - è affermato il principio che chi arriva in Italia arriva in Europa. Ancora, all'articolo tre, è affermato il principio che tutte le navi che attraversano il Mediterraneo devono rispettare le leggi, quindi anche le Ong, e non devono interferire con le operazioni della Guardia Costiera Libica". "All'articolo cinque - ha detto ancora Conte - c'è il principio di un nuovo approccio per i salvataggi in mare: si prevedono azioni, d'ora in poi, basate sulla condivisione, e quindi coordinate tra gli Stati membri".

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"Sempre all'articolo cinque - ha spiegato Conte - è prevista la possibilità di creare dei centri di accoglienza per consentire lo sbarco e, se del caso, il transito dei migranti anche in Paesi terzi, sotto il coordinamento e la cooperazione con l'Alto Commissariato dell'Onu per i Rifugiati e con l'Oim". Il presidente del Consiglio ha segnalato poi il principio all'articolo sei in base al quale "in Europa d'ora in poi si possono creare dei centri di accoglienza nell'ambito degli Stati membri, ma solo su base volontaria. Quindi, per i Paesi che lo desiderano e che vogliono attrezzarsi per farlo ci saranno centri con una gestione collettiva europea". "Ancora - ha detto poi - all'articolo sette si è finalmente affermato il principio del rifinanziamento del Fondo fiduciario per l'Africa, che ci torna particolarmente utile per le rotte dei migranti dal Nordafrica".

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All'articolo otto c'è quello che era "il primo obiettivo della nostra proposta", ovvero "che fossero intensificati i rapporti e gli accordi con i Paesi di origine e di transito dei migranti. Infine, segnalo l'articolo dodici - ha aggiunto -, dove si afferma chiaramente la necessità di riformare Dublino, e quindi anche tenendo conto delle persone che vengono soccorse in mare, alla luce dei salvataggi e delle regole di Search and Rescue", ricerca e soccorso. "Direi che nel complesso - ha proseguito Conte - possiamo ritenerci soddisfatti: è stata una lunga negoziazione, come ci dice l'orario, ma l'Italia non è più sola, come avevamo richiesto". Quindi aprirà i centri in Italia? "E' una decisione che prenderemo a livello governativo, in modo collegiale - ha risposto infine - direi che non siamo assolutamente invitati a farlo".

In conclusione, molti buoni propositi ma nessun impegno concreto sulla prima accoglienza, e solo promesse per ora di riformare Dublino. Non ci sono quindi impegni vincolanti, solo scelte volontarie per le richieste italiane.

"Azioni condivise per salvataggi in mare"

"E' inesatto dire che l'accordo sia su base volontaria: è integrato e multilivello come richiesto mentre per quanto riguarda l'art.6, che fa riferimento a centri di accoglienza su paesi di stati membri, non si impone a nessuno'. Nello specifico "l'Italia - ha detto il premier - non ha dato disponibilità" sui nuovi centri di accoglienza volontari, mentre "qualche altro Paese lo ha già fatto". Conte sottolinea invece come l'accordo sui migranti stabilisca per la prima volta "azioni condivise anche nel salvataggio in mare. E' un principio mai affermato prima. L'Italia era sola. L'abbiamo affermato nei fatti, anche con qualche atteggiamento risoluto". Il premier poi ha sottolineato che l'Italia non riprenderà nessun migrante che dovesse essere stato registrato da noi e poi andato in Germania, aggiungendo di "non aver sottoscritto nessun accordo con la Germania" in merito ai movimenti secondari. "A Merkel non ho promesso alcunché", ha concluso

Macron: "Buona notizia"

Secondo il presidente francese Emmanuel Macron l'accordo raggiunto sui migranti "è una buona notizia". "Prima di tutto - ha detto - è il frutto della cooperazione europea, che ha prevalso su soluzioni nazionali, che non sono né efficaci né durevoli". "Questo lavoro - ha proseguito - ci ha permesso di avere un approccio coerente ai fenomeni migratori: il lavoro con i Paesi terzi, in Africa e in Medio Oriente, con questa volontà di seguire le proposte fatte dall'Unhcr e dall'Oim". "C'è la volontà - ha continuato - di proteggere meglio le nostre frontiere, rafforzando l'impegno nella materia; rafforzare le regole sull'accoglienza e c'è la proposta di avere dei centri controllati sul territorio europeo per organizzarla meglio. La solidarietà che dobbiamo ai Paesi di primo ingresso è stata messa in atto in questo vertice".

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"E' la nostra volontà di finire il lavoro - ha continuato Macron - facendo sì che i sette testi in discussione siano decisi il prima possibile. Cinque direttive sono in corso di trattazione e altre due (inclusa la riforma del sistema di asilo detto di Dublino, ndr) che vanno decise nei tempi più brevi possibili". "Questo lavoro - ha proseguito - ha permesso da una parte di avere la cooperazione e dall'altra parte di introdurre delle idee nuove: la Francia voleva proporne qualcuna e sono state seguite. Voleva anche che fosse trovata una soluzione d'insieme, non su questo o quel punto delle migrazioni. L'Europa dovrà vivere ancora per molto tempo con delle pressioni migratorie provenienti dai Paesi in crisi, da Paesi poveri". "Non siamo uniti là: dobbiamo riuscire a far fronte a questa sfida restando fedeli ai nostri valori, proteggendo i nostri popoli e la coesione nazionale. La tappa di oggi è importante: molti predicevano l'impossibilità di un accordo; molti predicevano il trionfo delle soluzioni nazionali, ma stasera siamo riusciti a ottenere una soluzione europea e un lavoro in collaborazione", ha concluso.

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Sanchez: "L'Europa ha un percorso comune"

Il primo ministro spagnolo Pedro Sanchez, al termine dei lavori della prima giornata, ha detto: "Non è il migliore degli accordi possibili, ma è un accordo importante, che dà una prospettiva europea ad una sfida europea, come quella delle migrazioni". "Siamo 28 Paesi - ha aggiunto -, ognuno ha la sua realtà. Possiamo dirci francamente soddisfatti: abbiamo ottenuto cose importanti per il Paese ed è molto importante a livello europeo, perché continuiamo a camminare su un percorso comune".

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"Dopo un'intensa discussione sull'immigrazione, il tema più difficile per l'Unione europea, il fatto di aver concordato un testo comune è un buon segnale", ha detto la cancelliera tedesca, Angela Merkel, questa mattina a Bruxelles, al termine del negoziato notturno sulle conclusioni del Consiglio europeo. Ma, ha avvertito la cancelliera, "abbiamo ancora molto lavoro da fare per superare le divisioni".

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