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Giovedì, 25 Aprile 2024

Francesco Acquaroli: il politico di Fratelli d'Italia contro Immuni

Il neogovernatore ipermeloniano delle Marche: "Non l’ho scaricata e non la scaricherò. Non serve se non ce l’hanno tutti"

Il neogovernatore ipermeloniano delle Marche Francesco Acquaroli, di Fratelli d'Italia, ha detto: "Immuni? Non l’ho scaricata e non la scaricherò. Non serve se non ce l’hanno tutti". Parole che hanno fatto tornare alta l’attenzione su Immuni, la App lanciata dal Governo e che in questi giorni – con la paura della seconda ondata di Covid – è di nuovo di strettissima attualità.

Acquaroli contro Immuni: "L’hanno scaricata in pochi"

Acquaroli si trova a fronteggiare l’aumento sempre più preoccupante di casi senza ancora aver avuto il tempo di formare una giunta. Non accetta le critiche che arrivano dal consigliere del ministro Speranza, Walter Ricciardi, sulle Regioni che si sarebbero “addormentate” senza prepararsi adeguatamente alla seconda ondata: "Sono parole fuori luogo. Sarebbe utile se ognuno facesse il proprio lavoro senza cercare visibilità".

"Non mi sembra ci sia un pericolo alto per la tenuta degli ospedali. Attualmente abbiamo solo 6 pazienti in terapia intensiva e sono stati aumentati i posti nella scorsa primavera, anche per i ricoveri. Concentriamoci sulla prevenzione".

Su Immuni, il governatore ha un'idea precisa: "L’hanno scaricata in pochi, perché non è chiaro l’iter se si è entrati in contatto con un positivo, e se non la scaricano tutti è inefficace". Da governatore, non dovrebbe dare il buon esempio?, gli domanda Federico Capurso sulla Stampa? "Se pensiamo di combattere il virus scaricando una app e poi non mettiamo la mascherina o non manteniamo il distanziamento, andiamo nella direzione sbagliata".

"Se pensano sia importante, la rendano obbligatoria"

"Non sono ideologicamente contrario a Immuni, non la conosco a fondo e quindi non do giudizi. Però so che nelle Marche abbiamo una popolazione anziana che non ha dimestichezza con le app per cui preferisco occuparmi della preparazione degli ospedali,delle sanificazioni e delle regole di prevenzione: questo è il messag- gio da mandare. Ma voglio fare un ragionamento in più".

"Se il governo pensa davvero che l’app Immuni sia importante, la renda obbligatoria a partire da ministri e maggioranza. Sarebbe più credibile".


Le parole del governatore hanno acceso un dibattito fra la gente comune, come racconta AnconaToday. C'è chi sta con lui e chi no. A livello politico sono intervenuti soprattutto i suoi avversari. La sua uscita, ad esempio, è stata fortemente criticata dal sindaco di Firenze Dario Nardella: "Le parole di Acquaroli fanno danni come la grandine".

Fonte: AnconaToday →
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