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Giovedì, 18 Aprile 2024
Il caso

Alessandro Orsini, il professore filo Putin pagato dalla Rai fa arrabbiare il Pd

"Non esiste né può esistere alcuna "par condicio" tra aggredito e aggressore" ha detto il deputato democratico Andrea Romano

Il professor Alessandro Orsini nella bufera dopo che è stato reso noto il suo rapporto con la Rai. Un legame di carattere legale e formale perché il professore, diventato famoso per le sue posizioni critiche nei confronti della Nato, sarebbe stato messo sotto contratto per partecipare come ospite alla trasmissione “Carta Bianca”, condotta da Bianca Berlinguer. Quanto prende? 2mila euro a puntata. Ma il punto non è questo. Non è una novità che gli opinionisti di vario genere possano essere stipendiati nel momento in cui aiutano le tv a tirare su gli ascolti. Il problema è che lui viene pagato per avere delle posizioni critiche sul comportamento della Nato e in generale dell’Occidente, invitando tutti ad assecondare Putin perché altrimenti potrebbe usare l’atomica, quasi colpevolizzando Zelenskyj per tentare a tutti i costi una resistenza. Soprattutto lo farebbe con i soldi pubblici. 

Di fronte a questa situazione insorge il Partito democratico, che non ci sta. Non digerisce Orsini che, a detta dei democratici, confonde la vittima con il carnefice e non condivide il fatto che sia pagato dal servizio pubblico. "Non esiste né può esistere alcuna "par condicio" tra aggredito e aggressore ed è assolutamente inaccettabile che le risorse del servizio pubblico radiotelevisivo vengano utilizzate per finanziare i pifferai della propaganda di Putin" ha scritto su Twitter il deputato del Pd Andrea Romano, membro della commissione parlamentare di Vigilanza sulla Rai. 

Gli fa eco la vicepresidente del Parlamento Ue, Pina Picierno che si dice sconcertata “da questo continuo e immorale tentativo di confondere torti e ragioni, verità e menzogna, aggressori e aggrediti. Che vergogna". Più comprensivo ma non meno indignato il Presidente dell'Emilia Romagna Stefano Bonaccini: Orsini è giusto esprima liberamente il suo pensiero, ci mancherebbe. Che io lo debba però anche pagare, anche no. Roba da matti".

Perché Alessandro Orsini è così contestato

Da un giorno all’altro è diventato famoso Alessandro Orsini. Gli è bastato andare una sera in televisione a dire la sua. Quale? Il succo è che l’invasione della Russa in Ucraina sarebbe colpa della Nato e potrebbe presto trasformarsi in una guerra nucleare se il presidente Zelensky non smetterà di resistere insieme a tutto l'Occidente, che, sempre nell’ottica di Orsini, è complice dei massacri per aver armato l'esercito della resistenza di Kiev. Per le sue idee era già stato censurato dalla Università Luiss, del cui Osservatorio sicurezza internazionale Orsini è direttore.  

Il caso di Orsini pagato dalla Rai rischia di diventare un caso politico. Intanto domani sarà su su La7, ospite di Corrado Formigli, che conduce una nuova puntata di Piazza Pulita. Ci si interrogherà sull’utilità di dare ancora più armi all'Ucraina o se sia meglio puntare di più sulle sanzioni economiche. Da questa domanda partirà un dibattito di cui sarà parte Orsini. Ma in questo caso non sarà stipendiato con il canone degli italiani. 
 

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