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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Pd-M5s, alle elezioni regionali l'alleanza è improbabile ma non impossibile

Franceschini: "Se c'è la volontà politica si può fare tutto". Ma in Umbria si vota tra un mese, i tempi sono strettissimi. Inoltre le regole del M5s non permettono coalizioni con partiti politici e l’unica alleanza prevista, come votato a luglio dagli iscritti, è con le liste civiche. M5s: "Il tema delle alleanze alle regionali non è all'ordine del giorno"

Si va davvero verso un'alleanza tra Partito democratico e Movimento 5 stelle alle prossime elezioni regionali? I prossimi appuntamenti sono in Umbria (27 ottobre), Calabria ed Emilia Romagna (data non ancora fissata, tra fine 2019 e inizio 2020). "Se lavoreremo bene, potremo presentarci insieme già alle regionali. E' difficile, ma dobbiamo provarci. Per battere questa destra, ne vale la pena", così Dario Franceschini, neo ministro dei Beni Culturali in un'intervista a La Repubblica delinea quello che potrà essere l''incubatore" di una nuova alleanza formata dal centrosinistra e dal Movimento 5 Stelle.

Franceschini: "Pd e M5s possono presentarsi insieme alla regionali"

Un'alleanza "politica ed elettorale. Che parta dalle prossime elezioni regionali, passi per le comunali e arrivi alle politiche" secondo Franceschini. Già dall'Umbria forse: "Lì le elezioni sono molto vicine, ma se c'è la volontà poitica si può fare tutto. Per Emilia e Calabria, poi, c'è tempo. In ogni caso, la sfida è questa. So che è difficile ma se governiamo bene, evitando la logica del 'contratto', cercando sempre la sintesi allora questa squadra può diventare il seme di una futura alleanza. Per battere la destra, vale la pena provarci", aggiunge Franceschini.

E sulle posizioni diverse nel Pd dice: "So che ci sono posizioni diverse da noi e nei Cinque Stelle. Io parlo di una alleanza tra tutto il centrosinistra e l'M5s".

Fico: "Aumentare la collegialità nel Movimento 5 stelle"

In casa pentastellata di alleanza col Pd alle regionali non si parla per adesso. Ma il presidente della Camera Roberto Fico in un'intervista al Fatto Quotidiano chiede che si apra una nuova fase quantomeno per quel che riguarda la struttura decisionale del M5s. "Nel Movimento va fatta una discussione, e il perno deve essere la collegialità. Oggi il M5S è molto complesso, con una vasta partecipazione. Servono nuove forme per aumentare la collegialità, per renderla migliore". Così 

E sulla struttura del M5S, "le forme possono essere tante. Quello che è necessario è uno schema di partecipazione alle scelte, non solo nei momenti di emergenza. La democrazia diretta non può bastare. È complementare, ma non sostitutiva della democrazia rappresentativa".

Alleanza Pd-M5s alle elezioni regionali in Umbria?

L'alleanza tra Partito Democratico e M5s potrebbe quindi non limitarsi al sostegno del nuovo governo. L'accordo anche sul piano locale è complesso e i tempi strettissimi. Il prossimo banco di prova sono Umbria ed Emilia, due regioni dove il centrosinistra non ha mai perso. In Umbria si vota il 27 ottobre, il Pd parte ampiamente "sfavorito" dopo le dimissioni del presidente Catiuscia Marini: si è dimessa per le indagini della procura di Perugia su presunti illeciti nelle assunzioni del sistema sanitario regionale. La Lega di Salvini ha invece già un suo candidato, Donatella Tesei. 

Le prove di alleanza Pd-M5s in Umbria in teoria sarebbero anche agevoli, perché la possibile candidatura di Andrea Fora non può non piacere a entrambi i partiti: si tratta infatti di un cattolico che lavora nel mondo della cooperazione e che vuole allargare i confini dell'alleanza a tutto il mondo dell'associazionismo, a cui da sempre fa riferimento anche il M5s in Umbria. 

M5s (per ora) dice no all'accordo col Pd: "Non è all'ordine del giorno"

C'è però un "piccolo problema": le regole del M5s non permettono coalizioni con partiti politici e l’unica alleanza prevista, come votato a luglio dagli iscritti, è con le liste civiche. Difficile pensare che si possa far accettare agli attivisti una novità di portata così grossa come l'alleanza con i "nemici politici di sempre". Dovrebbero essere secondo qualcuni proprio i dirigenti M5s, Luigi Di Maio in primis, a fare a breve un primo passo e interpellare il popolo pentastellato, su Rousseau, a proposito dell'opportunità di siglare un accordo anche a livello regionale con i dem.

E' quello che chiede, nemmeno troppo tra le righe, Fico: più partecipazione, non solo nei momenti di emergenza. Dal Movimento 5 stelle negano al momento la volontà di allearsi col Pd alle prossime regionali. Ma nulla come la recente crisi di governo ha mostrato quanto rapidamente cambino gli scenari politici nell'Italia del 2019. 

"Il tema delle alleanze alle regionali non è all'ordine del giorno. Dunque non c'è in ballo alcuna possibile alleanza con il Pd in vista delle prossime elezioni Regionali". E' quanto fanno sapere fonti del Movimento 5 stelle. "Le priorità per il MoVimento sono altre, ci sono temi importanti da affrontare e provvedimenti da realizzare in tempi celeri a favore dei cittadini. Una cosa è certa: le dinamiche interne tra forze politiche non interessano agli italiani e non servono a far crescere il Paese. Rimaniamo concentrati sulle cose concrete come il taglio dei parlamentari e l'abbassamento delle tasse", concludono.

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